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Perché il territorio di Fondi-Terracina-San Felice Circeo-Sabaudia è terra di latitanti e di criminali???

Spesso la cronache si vedono costrette ad interessarsi di avvenimenti di criminalità nell’area Fondi-Terracina-San Felice Circeo-Sabaudia.

Ma, al di là dei luoghi comuni, sono pochi, pochissimi, ad analizzare le cause di una tale situazione.

Cause che sono complesse, varie, che spesso hanno il loro innesto in un tessuto sociale flaccido ed incapace di reagire e in un impianto politico ed istituzionale che, a dir poco, fa acqua da tutte le parti.

Non ci riferiamo tanto alla microcriminalità ed alla criminalità comune, quanto, soprattutto, a quella organizzata, alle mafie tanto per intenderci.

La criminalità comune viene per lo più contrastata in maniera adeguata.

E’ quella organizzata che è stata lasciata dagli organi locali prosperare a dismisura, fino a raggiungere livelli quasi tipici della Campania.

Territorio che ospita tanti latitanti, è stato definito da qualche cronista quello soprattutto di Terracina.

Un habitat eccezionale per camorristi e mafiosi di ogni genere.

Al di là dei singoli fatti, va preso in considerazione il “quadro” generale.

Sono decenni che sui quei territori sono state riversate tonnellate di capitali di dubbia provenienza e quasi tutti ad opera di persone originarie della Campania.

La movimentazione di capitali e la sedimentazione di grandi interessi comporta sempre la costituzione di un “sistema” di sostegni, di contiguità, di collusioni con individui del posto che, incuranti del colore e dell’odore dei soldi, si mettono subito al servizio dei loro possessori, dei loro detentori.

Sono anni che noi andiamo denunciando con forza l’assenza più completa di un piano adeguato di contrasto della grande criminalità politica ed economica in provincia di Latina, un’assenza a nostro avviso quasi voluta se si considera il basso livello, fatta qualche rara eccezione, di efficacia degli strumenti messi a disposizione dallo Stato.

Le carenze di tali strumenti sono state sotto gli occhi di tutti, anche se negli ultimissimi anni, con i buoi già scappati dalle stalle, si è tentato di apportare qualche cambiamento.

Almeno in apparenza.

Oggi possiamo dire, infatti, che la “nuova” Procura della Repubblica ha cominciato a funzionare bene, che la Squadra Mobile di Latina si muove bene ecc. ecc.

Gli apparati locali, però, continuano a non andare come dovrebbero e come le situazioni impongono.

Non parliamo tanto dei Carabinieri che – a parte il loro nuovo comandante provinciale che viene da esperienze valide di contrasto della criminalità organizzata quali sono quelle acquisite dai ROS – cominciano ad avere bravi Comandanti di Compagnia quali il Maggiore Saccone a Formia e qualche altro, , quanto, in particolare, della Guardia di Finanza.

Noi stimiamo questo Corpo e ne riconosciamo ed apprezziamo l’eccezionale, insostituibile apporto da esso dato alla crescita civile ed economica del Paese.

Come Associazione antimafia che opera sul territorio come noi operiamo, non facendo storia e sociologia, ma scavo, investigazione e denuncia, abbiamo sempre cercato, come abbiamo fatto d’altronde con referenti di altre forze dell’ordine, un canale di collaborazione anche con le Fiamme Gialle della provincia di Latina.

Queste sono un Corpo di Polizia economica ed è sul versante economico che le mafie vanno combattute in quanto IMPRESA, l’impresa più grande, anche se la più sporca del Paese ed anche del Lazio.

Ed anche della provincia di Latina, quindi.

Siamo riusciti a stabilire forme di collaborazione, anche se in forma non stabile dovuta a nostre carenze, a Roma, a Frosinone, ma non a Latina.

Latina nel Lazio è sempre stata un capitolo a sé, anche nei processi storici, politici, sociali, economici e così via…

“ Enclave del nord”, la definivano una volta; un’enclave che negli anni ha invertito fisionomia e direzione diventando l’”enclave del sud”.

Con tutto ciò che ne consegue.

Tanto più che oggi nord e sud, sotto il profilo criminale, sono diventati la stessa cosa.

Ci sono pagine brutte che riguardano la vita delle Fiamme Gialle in provincia di Latina.

Alcune vicende dolorose che hanno interessato persone dei presidi di Fondi e Terracina ci sconcertano.

Come ci ha sconcertato il declassamento da Compagnia a Tenenza del presidio di Terracina.

Da sempre stiamo chiedendo al Comando Generale un cambiamento radicale per quei due presidi, peraltro esposti, soprattutto quello di Fondi, al rischio di condizionamenti di natura politica che potrebbero incidere sull’efficacia dell’azione investigativa.

Tutto invano.

E, peraltro, senza che chicchessia, ai livelli politico ed istituzionale centrali, abbia mostrato, ad oggi, una pur minima disponibilità all’ascolto dei nostri appelli.

Una situazione infernale, che vede molti lamentarsi, ma nessuno fare qualcosa per invertire la rotta.

Tutto ciò la situazione precipita sempre più, le mafie si radicano sempre più e via dicendo…