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Perché i Convegni sempre a Formia e Terracina e non altrove? Il ruolo importante di una linea di difesa nel Basso Lazio, da Terracina dove dobbiamo ringraziare ed incoraggiare Rita Cascella, a Formia, dove altrettanta gratitudine dobbiamo al Maggiore Brioschi. Il Convegno del 13 luglio con 3 Magistrati, il Dirigente di uno dei Commissariati di Polizia più importanti d’Italia e due giornalisti di grido d’inchiesta sul tema della… QUALITA’!!!

MA PERCHE’ I CONVEGNI ANTIMAFIA SI FANNO QUASI SEMPRE A TERRACINA E FORMIA E NON ALTROVE?…
E’ la domanda che alcuni amici ci hanno posto qualche tempo fa in un paese del viterbese, quasi a dire “perché non da noi?”.
Per due motivi semplicissimi:
1) perché, purtroppo, nel viterbese non siamo riusciti ancora, dopo 15 anni di tentativi, a creare una struttura associativa che abbia le caratteristiche di un sodalizio OPERATIVO e non puramente culturale e retorico sul versante della lotta alle mafie.
Noi non portiamo magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine, facendo perdere loro del tempo prezioso che sottraggono all’impegno quotidiano, laddove non ci sono già, ben solide e radicate, le condizioni per tradurre immediatamente in azione quello che si dice nel Convegno.
Un continuum fra il dire ed il fare che deve portare sempre ad un unicum per non camminare deambulando.
Abbiamo sempre detto che la specificità dell’Associazione Caponnetto è l’impegno nell’indagine e nella denuncia, due cose che si possono fare solamente laddove c’è un radicamento della struttura e non altrove.
Nel Viterbese abbiamo fatto alcuni convegni -sia a Viterbo città che a Tarquinia-, ma abbiamo dovuto constatare che non sono molte le persone disponibili a scendere in campo, a cominciare a lottare, ma non solo con le chiacchiere, contro le mafie.
Non ci sono, quindi, ancora le condizioni per impegnare con noi magistrati ed investigatori in convegni sul territorio.
Quando si creeranno le condizioni, sarà nostra cura fare anche nel viterbese quanto stiamo facendo altrove.
Con questo non stiamo dicendo che ci stiamo disinteressando di quel territorio perché, secondo quanto ci è possibile, stiamo raccogliendo materiale, notizie e quant’altro possa esserci utile per confezionare dossier contenenti segnalazioni sensibili da girare, poi, a chi di dovere.
E stimolando sensibilità!
Nella speranza che qualcosa maturi, prima o poi.
2) perché abbiamo tentato e stiamo tentando con tutte le nostre forze di alzare un argine efficace contro le orde della camorra che dalla Campania si stanno trasferendo sempre di più verso – attraverso i confini della loro Regione con il Lazio – quest’ultima regione e, grado a grado, verso le altre del nord.
La linea delle palme che avanza in direzione nord.
La nostra attenzione maggiore è quindi concentrata sul sud del Lazio: appunto Terracina, Formia ecc.
Ed è appunto su queste due città con i loro rispettivi territori che si impone una riflessione per quanto riguarda l’attività o l’inattività dello Stato sul piano dell’azione di contrasto.
Noi non siamo degli sfasciacarrozze che parlano comunque e dovunque sempre male delle istituzioni e dei suoi uomini.
Abbiamo senso dello Stato, dello Stato di diritto nato e sostenuto dalla Costituzione ed anche quando sembriamo duri negli attacchi ai suoi rappresentanti, lo facciamo sempre con spirito costruttivo e collaborativo.
Non, ovviamente, con i corrotti, i mafiosi e gli idioti che a falangi stanno nascosti nelle pieghe dello Stato.
A questi diamo e daremo la caccia giorno e notte per vederli, prima o poi, nel posto dove meritano di stare: in galera.
Bene, se oggi il sud pontino è pieno di mafie, la colpa, oltre che della politica marcia e della popolazione omertosa e vile, se non in parte mafiosa, oggettivamente o soggettivamente, anch’essa, è tutta o quasi della vecchia Procura della Repubblica di Latina, dei Prefetti, fatta qualche rara eccezione, dei responsabili precedenti delle forze dell’ordine, anche qua fatta qualche rarissima eccezione, che non hanno fatto letteralmente un caxxo contro le mafie.
Anzi, con la loro sottovalutazione, la loro.. ,.. “distrazione”, il loro negazionismo vergognoso sono da additare come i veri responsabili oggettivamente del radicamento mafioso sui territori.
C’è stato qualche bravo investigatore -Nicolino Pepe, Cristiano Tatarelli per la Polizia di Stato, il Colonnello Rotondi dei CC (taluni ne parlano in termini non obiettivi, noi abbiamo le prove che è stato invece il Comandante più bravo e volitivo!) e qualche altro, ma il loro numero limitato e l’eccezionalità della loro
presenza rappresentano la prova lampante delle carenze investigative in provincia di Latina.
E di questo sono responsabili i Capi della Polizia, i Comandanti Generali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri ed i Ministri degli Interni dei governi precedenti, di centrosinistra come di centrodestra, che non hanno mai voluto e saputo prendere di petto la situazione di Latina e mandare gente competente ed esperta.
E dei parlamentari pontini che non sappiamo se almeno siano o meno a conoscenza di questa situazione e che non hanno mai sollevato un dito per affrontarla.
Ci sono stati casi scabrosi e delicati come quelli verificatisi nella Caserma della GDF a Fondi o che hanno riguardato le vicende dell’ex Comandante dell’allora Compagnia della GDF a Terracina, oppure nel Commissariato della Polizia di Stato di Formia che avrebbero dovuto costituire la ragione per una radicale rivisitazione di tutto l’apparato pontino.
Radicale abbiamo detto, come è stato fatto a Frosinone dove, dal Questore ai due Comandanti della GDF e dei CC, sono stati mandati tutti soggetti con gli attributi e le qualità richiesti.
In provincia di Latina invece?
Beh, il maggiore Brioschi della GDF ed il suo parigrado Saccone dei CC a Formia sono ottimi comandanti, come ottimi dirigenti sono stati e sono per la Polizia di Stato l’ex Capo della Mobile Tatarelli e la Dirigente del Commissariato di Terracina Cascella la quale – va detto per onestà intellettuale- pur con la scarsità del
personale a sua disposizione, nel giro appena di qualche mese è riuscita ad assicurare alla giustizia, con il supporto dei suoi pochi uomini, il fiancheggiatore dell’assassino nell’omicidio dell’estate scorsa sulla spiaggia a Terracina, ad arrestarlo, mentre sia l’esecutore che il mandante sono stati entrambi già individuati.
La ringraziamo per quanto ella ha fatto e sta facendo.
Bell’esempio, quello di questa Dirigente, di efficienza e di dedizione al dovere!
La Guardia di Finanza.
Noi abbiamo sempre parlato bene, da quando ne ha assunto il comando il Col. Salato, di quella di Frosinone comandata prima da Salato e ora da Piccinini, ma male di quella di Latina.
Le pagine oscure causate da avvenimenti tragici come a Fondi, o scabrosi come quello che ha visto coinvolto l’ex Comandante di Terracina hanno buttato brutte ombre sul passato di questo Corpo in provincia di Latina.
Ma dobbiamo dare atto al nuovo Comandante provinciale Col. Kalenda ed a quello del Gruppo di Formia Maggiore Brioschi di aver saputo e voluto ridare smalto all’immagine ed all’efficienza delle Fiamme Gialle pontine.
Li ringraziamo per quanto hanno fatto e fanno e diciamo a loro con il cuore: ad maiora!
Peccato che entrambi, finito il loro periodo di comando, stanno per andare via da Latina e questo ci fa temere, se non verranno comandanti altrettanto validi e competenti in materia di lotta ai
capitali mafiosi, il ritorno ad un passato che ci ha tenuti molto, molto preoccupati.
Abbiamo delineato un quadro a tinte alterne, ma per lo più fosche, perché siamo veramente preoccupati.
Noi dell’Associazione Caponnetto sono 15 anni che ci affanniamo a scavare, a raccogliere notizie, a fare visure camerali, catastali, ad intrecciare dati, a confezionare relazioni, dossier ecc. in un profondo spirito di collaborazione con chi di dovere.
Niente retorica, niente politica, con pochissime risorse a disposizione, liberi da tutto e da tutti.
Ed ogni convegno ha un significato per DOVE si fa e per i RELATORI che vi vengono impegnati.
Tutto fa parte di un quadro che deve essere tutto funzionale al raggiungimento dei fini che un’associazione seria come la nostra, che porta il nome di un Grande Magistrato ed è presieduta da un altro GRANDE MAGISTRATO regolarmente in servizio, DEVE studiare prima per poi imporsi subito dopo.
Il Convegno a Terracina del 13 luglio p. v. avrà come attori principali, come al solito, 3 Magistrati, il Dirigenti di uno dei Commissariati di Polizia più importanti d’Italia-quello di Scampia-e due giornalisti d’inchiesta di grido.
Il tema è tutto sulla “QUALITA’!!!
Qualità nelle indagini, qualità nei processi, qualità nelle Associazioni (dove ce n’è tanto bisogno!!!) e qualità nella società civile.