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Perché bisogna sempre ricorrere alla TV per ottenere un diritto?

.Perché bisogna sempre ricorrere alla TV per ottenere un diritto?

Troppo spesso dal Ministero dell’interno accusano di protagonismo  i testimoni di giustizia,di essere sempre in TV o sui giornali.
A volte addirittura tutto ciò è stato oggetto di vere e proprie punizioni da parte del servizio centrale di protezione,che sentitosi attaccato in prima persona ha più volte attuato una politica di punizione nei confronti di chi ha avuto la possibilità ed il coraggio di dire la verità.
Una attenta analisi di questo fenomeno farebbe innaznitutto riflettere a chi è al servizio centrale e al Ministero.
Perché un testimone che teme per la sua vita si spinge ad uscire allo scoperto?
Perché mettere a rischio l’incolumità propria e dei suoi cari?
Ed allora siccome nessuno e ripetiamo nessuno si pone queste domande,noi della Associazione Caponnetto che da anni viviamo in prima persona le tragedie di questi uomini e donne la risposta la sappiamo.
Un testimone di giustizia abbandonato ed umiliato arriva alla disperazione, non ricevendo ne’ attenzione ne’ risposte vive nell’incontro.
Ed  é allora che come ultima possibilità c’è il messaggio mediatico,quello che tanto fa “paura ” ai politici di turno ,che scuote la mente del popolo onesto  e provoca indignazione.
Se poi ci si mette che dopo la messa in onda di  programmi della televisione nazionale, riguardanti storie dei testimoni …..tutto è  cambiato ,allora questa è la prima risposta.
Quindi la logica della sopravvivenza e l’effetto emulazione misto alla disperazione generano questo fenomeno.
Continuando in tal modo molti sapranno realmente cosa è il programma di protezione ,cosa ben diversa dalle relazioni del Ministero .
Ora ci tocca chiedere a chi di dovere cioè al Vice Ministro Bubbico come vengono spesi i 60 milioni di euro destinati all’apparato protezione e perché dopo decenni i testimoni di giustizia continuano a lamentare sofferenze e inadeguata protezione.
Sappiamo bene che le risposte il ministero dell’interno le dà poco volentieri ma noi non molliamo e chiederemo a breve con una interrogazione parlamentare dettagliata i perché dei tanti misteri che si annidano al servizio centrale di protezione.