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PER LA MEMORIA DI CHI SE NE FOSSE DIMENTICATO PUBBLICHIAMO UN ARTICOLO DEL SETTEMBRE 2008 DELL’EX SENATORE FRANCESCO DE NOTARIS ATTUALE VICE SEGRETARIO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO

Lo Stato in terra di camorra

sen. Francesco de Notaris, 22 Settembre 2008

Occorre far sentire la presenza dello Stato.

Sembra l’incipit della solita litania.

Lo Stato, ma che cosa è lo Stato?

Lo Stato sono io affermava Luigi XIV il Re Sole interpretando la figura del monarca.

Oggi siamo in democrazia e il potere riceve legittimazione dai cittadini.

Lo Stato siamo noi, tutti noi.

Lo Stato è presente autorevolmente se ognuno di noi vive pienamente una vita da cittadino virtuoso.

Lasciamo a casa le grandi questioni, quelle proprie dei Maestri del Diritto.

In terra di camorra Noi-Stato c’è?

E i diritti e i doveri degli uomini, in terra di camorra, sono rispettati e vissuti?

Se c’è la camorra né i diritti, né i doveri hanno cittadinanza.

Vige la forza delle armi e della violenza, dell’intimidazione, dell’oppressione, della negazione dell’umanità, a cominciare da chi si definisce camorrista.

Montesquieu vuole che ” il Governo sia tale che un cittadino non possa temere un altro cittadino”.

E come estirpare la camorra in terra di camorra, laddove anche la terra è intrisa di sangue e produce frutti?

E in terra di camorra governa la camorra o è la camorra al governo?

Come potrebbe governare la camorra se non fosse al governo?

E la camorra potrebbe sopravvivere se al governo non vi fosse la camorra?

Ed ecco lo Stato.

I ministri della Difesa urlano. “Ci vuole lo Stato; mandiamo l’esercito!”

I Ministri degli Interni sbraitano. “Ci vuole lo Stato; mandiamo la polizia!”

I Ministri del Bilancio promettono: “Ci vuole lo Stato; mandiamo soldi per costruire caserme e…mettere i cancelli ai Commissariati!”

I Ministri della Giustizia severi: “Ci vuole lo Stato; facciamo leggi severe e carceri e recinti di ogni tipo!”

Mai sentiti i Ministri della Scuola che costruiscono scuole.

Mai sentiti i Ministri della Cultura che vogliono costruire Teatri, Cinema.

Mai sentiti i Ministri dello Sport che decidono per lo sport per i nostri giovani. Ci vuole lo Stato.

Mai sentiti i Ministri dell’Edilizia che vogliono ricostruire un patrimonio edilizio per dare case dignitose ai cittadini.

Ci vuole lo Stato.

Mai sentiti i Ministri della Salute che dicono di avere a cuore la salute, diritto costituzionale. Ci vuole lo Stato.

In terra di camorra i Ministri della salute costruiscono inceneritori e negano ogni inquinamento e malattie connesse!

Ci vuole lo Stato.

Mai sentiti i Ministri del Lavoro che costruiscono occupazione, vigilano sul lavoro, si battono per la sicurezza del lavoro e non a chiacchiere. Ci vuole lo Stato.

Mai sentiti i Ministri che lavorano per evitare che i nostri giovani vadano via, sia che siano laureati, diplomati o analfabeti. Ci vuole lo Stato.

Mai sentiti i ministri della Funzione Pubblica che mettono mano a leggi che limitino la corruzione, le mazzette…,l’arbitrio di qualsiasi funzionario o sciacquino ( si dice così di chiunque abbia un berrettino in testa e pensi di essere l’imperatore del Giappone!). E così via. Ci vuole lo Stato.

Oggi occorre comunque dura repressione e vanno arrestati i picciotti e i boss.

In tal modo parleranno i boss anche sul conto di chi, ovunque sia, non ha evitato il loro arresto e non può più proteggerli. Ci vogliono lo Stato, la Regione, la Provincia, il Comune, il Consiglio di quartiere, i Cittadini.

Il Titolo V della Costituzione! Lo conosciamo?

Ci vogliono Parlamentari, Consiglieri comunali, provinciali, regionali, Presidenti di ordini professionali, Professori, e professionisti, Imprenditori e industriali…operai…che non strizzino l’occhio alla camorra.

Ci vuole lo Stato. In terra di camorra la camorra è lo stato e il proprio bilancio è bilancio da Stato.

Ci vuole lo Stato.

E dove ci sono i soldi potrebbe accadere che anche gli uomini dello Stato cambiano stato.

E accade. E talvolta chi grida : Stato, Stato, è…dell’altro stato!!

Divertente ascoltare qualche bel discorso di uomini di Stato che chiedono ai cittadini…dove eravate quando gli uomini della camorra costruivano la camorra?

E non potremmo noi cittadini chiedere agli uomini dello Stato, che nel rivolgere la domanda dimostrano di sapere che la camorra cresceva, ripeto, chiedere…e voi uomini dello Stato dove eravate? Eravate a celebrare il 2 Giugno, la Liberazione, il santo Patrono al suono dell’Inno e di …vogliam dio…che è nostro Padre…’

Noi cittadini abbiamo il diritto di chiedere a queste nostre Forze ‘armate e no…’ …voi dove eravate e dove siete?

E’ inutile mandar soldi dove c’è camorra, dove lo sviluppo per l’uomo è impossibile.

E’ inutile favorire cattedrali nel deserto, finte industrie, imprenditori truffatori e anche conosciuti da sempre.

Se non si bonifica la terra di camorra da ogni parassita da scranno o da marciapiedi nulla di virtuoso sarà possibile.

Il denaro che nasce da esigenze emergenziali volute e programmate ingrassa ogni camorra trasversale e no, la camorra che spara con le armi da fuoco e l’altra con le armi del potere distorto.

FRANCESCO DE nOTARIS