Gli amministratori dei Comune pontini del Basso Lazio, come nei precedenti convegni svoltisi a Gaeta, Terracina, Pastena ecc. , hanno ancora una volta disertato il convegno contro le mafie svoltosi sabato 29 settembre u. s. a Formia.
Non vi hanno partecipato in particolare i Sindaci e gli altri amministratori dei Comuni vicini a Formia, di Formia stessa, Gaeta, Minturno, Spigno Saturnia, Itri, Fondi, Sperlonga, Terracina e così via.
Eppure erano stati diramati gli inviti ed affissi i manifesti dappertutto e la stampa ne aveva data ampia divulgazione.
Un territorio invaso dalla camorra e dalla ‘ndrangheta come risulta dalle tante inchieste giudiziarie e dalle continue operazioni di polizia.
Non interessa a questa gente di tutto ciò.
Un brutto segnale che dovrebbe far riflettere magistratura e forze dell’ordine locali sulle “ragioni” di tale comportamento ed accendere i riflettori su ognuno di essi, un comportamento ormai consolidato.
Insensibilità ai problemi veri del territorio?
Pigrizia?
Cecità politica?
Paura?
Sospetti di collusione con la camorra?
Non lo sappiamo, ma certo è che il segnale è inquietante e dovrebbe indurre tutte le persone perbene a indagare per scoprire le “RAGIONI” di tali continue azioni.
Azioni che non vanno valutate senza tener conto del contenuto delle dichiarazioni rilasciate da taluni di essi in passato a proposito dell’ìnesistenza o meno della criminalità organizzata mafiosa sui territori del Basso Lazio.
Per molti la camorra non c’è e basta.
Altri non mostrano nemmeno il coraggio di parlarne.
Nemmeno la presenza al Convegno come relatori di personaggi del livello del Presidente della 2° Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione Esposito, del Capo della DDA di Napoli Cafiero de Raho e del Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Latina Colonnello Kalenda è valsa a smuovere questi signori dalle loro poltrone dorate.
Non aggiungiamo altro né formuliamo alcun commento che, stante come stanno le cose, riteniamo superfluo…
Ma il problema è aggravato dallo stesso comportamento del Prefetto di Latina, del comandante provinciale dei Carabinieri, dello stesso Procuratore della Repubblica di Latina e degli altri magistrati locali, i quali, pur a conoscenza dell’evento perché ne ha parlato tutta la stampa, avrebbero dovuto affluire in massa, se non altro per rispetto agli illustri loro Colleghi che stanno in trincea a combattere le mafie ogni giorno e che erano i relatori.
Questo capita in provincia di Latina dove, poi, si chiede il mantenimento degli Uffici giudiziari, il rafforzamento degli organici e così via?
Per fare che cosa?
…