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Palermo, mobilitazione nelle scuole dopo gli scontri del giorno di Falcone: “Li avete uccisi di nuovo ma noi resistiamo”

di Alessia Candito – La Repubblica

Striscioni in istituti e licei di Palermo

30 MAGGIO 2023 ALLE 19:39

È passata una settimana dalle manganellate che hanno sporcato le commemorazioni del 23 maggio, ma nelle scuole palermitane rabbia e indignazione non passano. Continua la mobilitazione contro le violenze con cui si è difesa in piazza l’ordinanza che ha impedito ad un corteo di studenti e associazioni, promosso anche dalla Cgil, di raggiungere l’Albero Falcone.

“Li avete uccisi di nuovo ma noi resistiamo” recitano cartelli e striscioni comparsi in istituti, scuole e licei palermitani. “Per noi, le vittime di quell’attacco non siamo solo noi che abbiamo partecipato al corteo. Anche l’insegnamento di Falcone, Borsellino, di chi ha dato la vita per lottare contro la mafia è stato negato e sporcato – dice Andrea del collettivo dell’Istituto Rutelli – mentre sul palco c’era chi non ha disdegnato appoggio e endorsement di chi con la mafia ha avuto a che fare”. Una ferita, sottolinea, difficile da rimarginare.

“Ma non saranno delle manganellate, né la repressione a spegnere la nostra voglia di giustizia e di verità, le nostre pretese”. In piazza, gli studenti hanno spiegato che non esiste vera lotta alla mafia, senza quella per la casa, il lavoro, una sanità pubblica e di qualità, in generale per una vita degna. Diritti che nel corso del tempo sono stati smantellati e sempre di più sotto attacco – spiegano gli  studenti – e le mafie sono brave a trasformare in favori, concessi al prezzo di nuove schiavitù. “Forse le nostre rivendicazioni, che sono spontanee, nascono dal basso e non sono frutto né di anniversari da celebrare ipocritamente, né dalla ricerca di celebrità, danno fastidio. Ma noi non abbiamo intenzione di fare passi indietro”.  Di certo, ragionano, “portare avanti memoria dal basso, fa ancora paura”. Ecco perché quel movimento che ha portato al corteo del 23 maggio non si scioglie, né si ferma. Nei prossimi giorni sono in programma assemblee per preparare nuove iniziative. “Rivendichiamo il diritto di essere scomodi, perché la democrazia è anche poter dire cose scomode”. dice Andrea.

Fonte:https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/05/30/news/mobilitazione_nelle_scuole_dopo_gli_scontri_del_giorno_di_falcone_li_avete_uccisi_di_nuovo_ma_noi_resistiamo-402550382/