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Palermo.Corruzione e corruzione.Il caso Saguto.

Caso Saguto, l’ex prefetto Cannizzo indagata per corruzione e concussione

di SALVO PALAZZOLO

27 gennaio 2016

L’alto funzionario dell’Interno. L’inchiesta della procura di Caltanissetta ha messo in risalto un rapporto molto stretto fra l’alto funzionario dell’Interno e l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione

Nell’inchiesta sull’ex presidente della sezione Misure di prevenzione, Silvana Saguto, c’è un nuovo indagato: è l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria le hanno notificato un avviso di proroga delle indagini, che ipotizza due reati pesanti: corruzione e concussione. L’inchiesta della procura di Caltanissetta ha messo in risalto un rapporto molto stretto fra la Saguto e la Cannizzo.

Dalle intercettazioni è emerso che le due amiche si scambiavano alcune raccomandazioni. L’allora prefetto di Palermo è stata sorpresa dagli investigatori a segnalare al giudice il nipote dell’ex prefetto di Messina Stefano Scammacca. La Saguto ha invece sollecitato la Cannizzo a raccomandare un suo pupillo, il ricercatore Carmelo Provenzano, per un incarico al Cara di Mineo. Intanto, la scorta del presidente delle Misure di prevenzione andava a ritirare in lavanderia una delle eleganti giacche del prefetto. Questi gli episodi noti, il resto dell’indagine è ancora coperto dal segreto istruttorio.

All’inizio di novembre, il consiglio dei ministri ha deciso il trasferimento della Cannizzo da Palermo, che lei stessa aveva sollecitato dopo le polemiche seguite alla pubblicazione delle intercettazioni. Nei giorni scorsi, una proroga di indagine è stata notificata anche a Silvana Saguto, che è indagata per corruzione, i magistrati ipotizzano che abbia ricevuto mazzette dall’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara.