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Ostia: tra i locali sequestrati dalla Dda 8 alloggi e 70 box

Da Redazione – 10 Gennaio 2023Sono otto gli alloggi Ater e una settantina i box-garage che erano stati occupati abusivamente dalla coppia di italiani a Ostia finiti nel mirito della Procura distrettuale antimafia. I locali, secondo l’accusa, venivano utilizzati per lo stoccaggio di armi ed ingenti quantita’ di stupefacenti.
A loro i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno notificato l’ordinanza di divieto di dimora.
I locali occupati si trovano in Via delle Ebridi e Via Martinica. Il sequestro preventivo dei locali commerciali e di tutte le cantine riguarda un totale di 4947 mq.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Dda, a conclusione di un’indagine partita proprio dalla denuncia dell’Ater, i cui dipendenti erano impossibilitati ad accedere all’interno di alcuni locali collocati in via delle Ebridi.

La coppia, secondo quanto emerso, e’ legata da vincoli di parentela con componenti del clan “Fasciani” e dovra’ rispondere del reato di invasione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, proprio perche’ gli immobili, ubicati nel quartiere “Nuova Ostia“, feudo delle famiglie Fasciani e Spada, sarebbero occupati al fine di utilizzare i locali quali basi logistiche e depositi per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantita’ di stupefacenti.
Nel 2020 all’interno di un box oggetto di indagine erano state rinvenute armi con matricola abrasa e relativo munizionamento.
La coppia e’ inoltre indagata per autoriciclaggio poiche’, dopo aver occupato abusivamente i locali extra-residenziali, e’ riuscita ad accatastarne alcuni a proprio nome, dopo aver ingannato un funzionario pubblico, per poi stipulare alcuni regolari contratti di locazione e registrandoli presso l’Agenzia delle Entrate.
Dagli accertamenti e’ emerso che l’accatastamento e’ stato reso possibile tramite la presentazione del “modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali”, nel quale l’indagato ha attribuito a se’ la qualita’ di “soggetto obbligato”, figurando quindi quale soggetto equiparato al proprietario. Le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia hanno consentito inoltre di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che alcune attivita’, direttamente riconducibili ai destinatari del divieto di dimora siano state avviate dichiarando falsamente nelle S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attivita’) di essere in possesso di alcuni requisiti in materia di vendita al dettaglio ed urbanistica.

 Tra i locali commerciali sottoposti a sequestro preventivo: una palestra, un bar, una pizzeria, un negozio di materassi, un’attivita’ di tappezzeria per auto, un negozio adibito alla vendita di artifizi pirotecnici ed anche una onlus. Questa ennesima operazione dei Carabinieri di Ostia, sotto la direzione dalla Dda, costituisce un altro tassello alle attivita’ investigative svolte negli anni sul litorale che hanno cristallizzato l’ormai consolidata presenza della criminalita’ organizzata nel quartiere di Lido di Ostia, con la conseguente spartizione delle influenze sulle attivita’ economiche, le quali costituiscono, accanto al traffico di stupefacenti e all’esazione di somme a titolo di “pizzo”, una delle fonti di finanziamento delle associazioni criminali ivi presenti.
Al vaglio della Dda anche la posizione degli occupanti dei locali commerciali, avendo avviato la propria attivita’ economica all’interno di locali di proprieta’ di un ente pubblico, occupandoli senza averne titolo. Al termine dell’operazione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia hanno restituito gli immobili liberati all’Ater.

Fonte:https://www.laspia.it/ostia-tra-i-locali-sequestrati-dalla-dda-8-alloggi-e-70-box/