Ai raggi X le candelore e i contatti “sospetti” con ambienti criminali. E lunedì l’Antimafia regionale sarà in città
Di Redazione | 21 Luglio 2023
Drappi dedicati a morti ammazzati. Annacate davanti ad attività commerciali sospette. Contatti ravvicinati con personaggi legati a doppio filo con clan mafiosi. Il mondo delle candelore è stato al centro di una precisa e recente inchiesta dei carabinieri che è finita in un’archiviazione. Non sarebbero emerse nel corso delle indagini condotte tali da poter intraprendere l’azione penalE, ma da quegli accertamenti sono però emerse ombre tali da far decidere alla Procura etnea di inviare un’informativa dettagliata alla Prefettura di Catania. Una documentazione dove si fanno nomi, si citano episodi circoscritti e si stigmatizza anche su alcune scelte che non hanno permesso di poter svolgere un controllo preventivo.
Il contenuto dell’informativa, che è sul tavolo della Prefetta Maria Carmela Librizzi, da oltre un mese e mezzo è stato anche evidenziato in alcuni passaggi nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che ha visto la partecipazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il martirio di Sant’Agata.
Possibili effetti
Non è ancora possibile stabilire o prevedere se “la missiva” inviata dagli uffici giudiziari di piazza Verga genererà qualche effetto. Sta di fatto, però, che è notizia di questi giorni delle dimissioni dei tesorieri delle associazioni delle candelore del Villaggio Sant’Agata e degli Ortofrutticoli. Una coincidenza?
L’Antimafia
Lunedì prossimo la Commissione regionale Antimafia ha in programma una visita a Catania. Il tema delle possibili infiltrazioni nella Festa della Patrona – già al centro di una poderosa indagine antimafia del Ros che finì con una sentenza di non luogo a procedere per ne bis in idem visto che già gli imputati erano stati condannati per lo stesso titolo di reato – potrebbe essere anche tirato fuori nel corso di una delle audizioni previste a Palazzo Minoriti.
Il martirio di Sant’Agata pare non avere mai fine. Il titolo del libro di Fernando Massimo Adonia pubblicato qualche anno fa offre lo scenario perfetto per quanto sta accadendo. O potrebbe ancora accadere.
