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Oggi la Giunta per le autorizzazioni a procedere decide sull’ordine di arresto del Sottosegretario Cosentino. Vediamo che fanno

La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei Deputati discuterà la richiesta di arresto per il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, domattina alle 9.15. Vista la delicatezza e l’urgenza della vicenda che vede sott’accusa il deputato Pdl è stato cambiato l’ordine del giorno dei lavori dell’organismo presieduto dal deputato Pd Pierluigi Castagnetti. Questa la composizione della giunta: Pdl 11 membri, Pd 6, Lega e Udc 2; Idv ed Mpa 1. Ma in ogni caso la richiesta dopo verrà sottoposta all’aula. Stanno emergendo poi, in queste ore, i primi elementi contenuti nell’ordinanza di 351 pagine emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Napoli Raffaele Piccirillo che ha disposto la custodia cautelare per Cosentino per concorso esterno in associazione mafiosa: “Contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone – c’è scritto -. Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale”. Il gip Piccirillo parla di un vero e proprio sodalizio tra il sottosegretario e le famiglie Bidognetti e Schiavone. Da tale legame Cosentino, si legge, “riceveva puntuale sostegno elettorale in occasione delle elezioni a cui partecipava quale candidato diventando consigliere provinciale di Caserta nel 1990, consigliere regionale della Campania nel 1995, deputato per la lista Forza Italia nel 1996 e, quindi, assumendo gli incarichi politici prima di vice coordinatore e poi di coordinatore del partito di Forza Italia in Campania, anche dopo aver terminato il mandato parlamentare del 2001”. Cosentino avrebbe in particolare “garantito il permanere dei rapporti tra imprenditoria mafiosa, amministrazioni pubbliche e comunali”. Nel capo di imputazione si fa riferimento, inoltre, a “indebite pressioni nei confronti di enti prefettizi per incidere, come nel caso della Eco4 spa (società che operava nel settore dei rifiuti, ndr) nelle procedure dirette al rilascio delle certificazioni antimafia”.

(Tratto da Il Velino)