L’ESTREMA IMPORTANZA DI TENERE SOTTO STRETTISSIMA OSSERVAZIONE IL PORTO DI GAETA
Forse i cittadini del Basso Lazio,come quelli dell’Alta Campania,dell’Abruzzo e del Molise,di quasi tutta l’Italia centrale insomma e non solo,non si sono appieno resi conto dell’estrema importanza di tenere sotto strettissima osservazione il Porto di Gaeta.
Centro nevralgico,questo,che riguarda non solo le prospettive di sviluppo economico di un terzo del Paese,potrebbe trasformarsi,ove l’opera di vigilanza dovesse mancare od essere insufficiente,in area di soffocante occupazione mafiosa e criminale.
Salterebbero,più di quanto non siano già saltati,tutti gli spazi di vivibilità civile ,economica,politica ed istituzionale,oltre che culturale.
Il sud pontino é già da decenni considerato “provincia di Casale”,provincia,cioè,di Casal di Principe,la città in provincia di Caserta eretta – forse anche in parte a torto in quanto,oltre ai criminali,ci abitano
sicuramente delle persone perbene – a simbolo di patria della camorra e dei Casalesi in particolare.
Una concentrazione asfissiante,assidua e definitiva di tanta gentaglia sull’area che gravita sul Porto di Gaeta – come già,peraltro,in parte avviene da tempo – la ridurrebbe a centro di illegalità,di corruzione,di inciviltà e di malaffare che potrebbe danneggiare e distruggere grado a grado gli equilibri etnici,culturali,sociali,economici e politici che nei secoli si sono andati strutturando.
Una sorta di rivoluzione radicale che intaccherebbe perfino i modelli di vita,i modi di intendere ed i comportamenti delle popolazioni locali che si vedrebbero proiettate in un mondo che non é loro e,di conseguenza,verrebbero colonizzate.
Una civiltà che scomparirebbe con tutte le conseguenze immaginabili ed inimmaginabili.
Un’apocalisse dai risvolti inquietanti per le future generazioni.
Un processo all’indietro sconvolgente.
Ci sono amici che ci stanno lavorando per analizzare come tutto ciò possa essersi verificato e,come abbiamo già sottolineato in altra nota,non possiamo andare oltre per non intralciare il lavoro che essi stanno lodevolmente facendo.
Ma su una cosa vogliamo incentrare la nostra attenzione:
l’assenza totale di un’attenzione su quanto potrà avvenire .
Vediamo che i consiglieri di opposizione al Comune di Gaeta,taluni blogger delle città del Golfo e i cittadini sensibili e perbene incentrano le loro attenzioni su fatti e comportamenti che riguardano la Caserma Cosenz,la Chiesa degli Scalzi, piccole attività economiche , affidamenti di lavori e di incarichi ed altre cose di questo livello.
Bene.
Tutto importante e lodevole quando si difende la legalità. Quindi e’ giusto in parte che sia così in quanto bisogna sempre vigilare perchè non
avvengano cose sconce,episodi di favoritismi,violazioni di legge e così via.
Ma il nostro cruccio nasce dalla constatazione che non tutti sembrano di aver compreso bene la necessità di un’attenzione eccezionale sul Porto e sulle sue attività.
Gli appalti,i subappalti,la gestione delle attività,le presenze,i traffici.
Qualcuno in passato ha menato gran vanto della stipula di un…..protocollo della legalità da parte dell’Autorità Portuale Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta.
Noi non ci vergogniamo di dire che noi non crediamo all’efficacia di questi protocolli della legalità perché l’esperienza e la realtà ci insegnano che in Italia se sono fatti a migliaia -e si fanno a decine di migliaia -e con tutto ciò ci troviamo i mafiosi perfino dentro i gabinetti di casa nostra.
L’Associazione Caponnetto tiene da tempo i suoi riflettori accesi al massimo sul Porto di Gaeta e quando essa parla vuol dire che ce n’é bisogno.
Crediamo che tutti si siano resi conto del fatto che noi non siamo dei parolai o dei superficiali.
Quindi il nostro lavoro lo abbiamo fatto e continueremo sempre a farlo,un lavoro delicato,complesso,silenzioso,vigile.
Vorremmo,però,che anche altri acquisissero intanto la consapevolezza dell’estrema esigenza di tenere gli occhi ben aperti e,poi,che ci informassero in quanto noi non abbiamo il dono dell’ubiquità per vedere tutto e tutti.