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Nuovo Clan Partenio, 14 arresti: voto di scambio per il figlio del boss

Il Mattino, 9 Novembre 2020

Nuovo Clan Partenio, 14 arresti: voto di scambio per il figlio del boss

di Leandro Del Gaudio

Clan Partenio, arresti e sequestri con il coinvolgimento di professionisti e uomini d’affari campani. Operazione Aste ok, blitz firmato dalla Dda di Napoli (indagano i pm Henry John Woodcock, Luigi Landolfi e Simona Rossi) , 14 misure cautelari e sequestro di beni per quattro milioni di euro, oltre ai vertici del Nuovo clan Partenio, coinvolti imprenditori e professionisti. Un nuovo step di una inchiesta – quella sulle aste immobiliari – che vede decine di persone già a giudizio.

Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di più reati, quali associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico-mafioso, turbata libertà degli incanti, falsità materiale, truffa, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio.

Dalle risultanze investigative è emerso un contesto di espansione degli interessi criminali del gruppo camorristico ai settori delle aste e delle acquisizioni immobiliari, unito a un forte interesse a influenzare la vita politica e amministrativa della città di Avellino, allo scopo di accedere alla «cabina di regia» della pubblica amministrazione per le scelte in materia urbanistica ed edilizia.

Scoperta l’esistenza di un legame tra esponenti del clan, titolari di alcune società di intermediazione immobiliare e professionisti nel settore che, avvalendosi dell’intimidazione derivante dal vincolo associativo, impedivano agli ex proprietari con pignoramento di partecipare alle aste giudiziarie che avevano per oggetto i loro beni, per poi richiedere agli stessi ex proprietari una quota di denaro maggiorata per rientrare in possesso degli immobili.

L’attività ha documentato la promessa di voti in occasione delle elezioni del Consiglio Comunale di Avellino del giugno 2018 da parte di appartenenti al clan Genovese-Galdieri, nei confronti di un candidato consigliere – poi eletto – figlio di un boss detenuto, appartenente al medesimo gruppo, in cambio della riassegnazione della gestione di un centro sportivo sito in Avellino.

Oltre a numerose perquisizioni nei confronti dei soggetti ritenuti organici o contigui al sodalizio criminoso, è in atto anche l’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo relativo a 5 società (i cui titolari sono tra i destinatari della misura cautelare): 1 struttura di assistenza sociale-residenziale; 2 società immobiliari; 1 società di consulenza amministrativa; 1 attività di ristorazione.

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

GALDIERI Pasquale, classe 1974, di Mercogliano;

GALDIERI Nicola, classe 1975, di Mercogliano;

DELLO RUSSO Carlo, classe 1977, di Mercogliano;

PAGANO Beniamino, classe 1980, di Mercogliano;

GENOVESE Damiano, classe 1983, di Avellino;

FORTE Livia, classe 1961, di Avellino;

APRILE Armando Pompeo, classe 1959, di Avellino;

FORTE Modestino, classe 1966, di Avellino.

CUSTODIA CAUTELARE AGLI ARRESTI DOMICILIARI:

CICCONE Antonio, classe 1977, di Avellino;

BARONE Antonio, classe 1976, di Avellino;

FORMISANO Gianluca, classe 1984, di Serino;

BARBATI Emanuele, classe 1977, di Manocalzati;

DI BENDETTO Manlio, classe 1979, di Atripalda;

GISOLFI Mario, classe 1959, di Montoro.

SOCIETÀ SEQUESTRATE:

LARA IMMOBILIARE S.r.l., con sede a Roma;

PUNTO FINANCE S.r.l., con sede a Roma;

RINASCIMENTO ITALIANO S.r.l., con sede ad Anzio;

ARCA DI NOE’ S.r.l., con sede a Serino;

NUVOLA S.r.l., con sede ad Avellino.