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Nuovamente pallottole a Gaeta

I primi a pagare, molti anni fa, per aver parlato delle vicende legate all’uso del suolo su cui era ubicata l’ex Vetreria a Gaeta fummo io, Saverio Forte e Luigi Cardarelli, querelati, io per aver scritto, nella mia veste allora di responsabile provinciale della Rete, una nota alla Direzione Nazionale Antimafia, e Saverio Forte e Luigi Cardarelli per averla pubblicata su Latina Oggi.

Fummo prosciolti in istruttoria dalla Procura della Repubblica di Cassino tutti e tre.

Non è la prima volta che a Gaeta arrivano pallottole ad amministratori comunali.

Altre ne sono arrivate ad amministratori delle precedenti consiliature.

Non è facile, al momento, fornire una chiave di lettura a simili atti intimidatori in quanto non si sa se siano intervenuti eventuali accordi o meno.

In genere la criminalità ricorre in via preventiva ad atti violenti o, comunque, intimidatori, o per imporre le sue scelte, o per accelerare l’approvazione di quanto eventualmente concordato, o perché ritiene che ci sia un’inosservanza di patti.

Riteniamo, nel caso in esame, di escludere le ultime due ipotesi ed attendiamo con fiducia l’esito delle indagini.

Non riteniamo di spendere una sola parola in più delle migliaia che abbiamo pronunciato, da 10 anni in qua, sulla gravità della situazione esistente sul territorio di Gaeta e del sud pontino.
Abbiamo relazionato e continueremo a relazionare al riguardo a chi di dovere.

Quello che ci inquieta maggiormente sono, intanto, l’indifferenza della maggior parte dei cittadini che, a fronte di un’invasione massiccia e continua della criminalità organizzata nel tessuto economico della città e dell’intero territorio, non reagiscono minimamente e, poi, in particolare, quella sorta di sottocultura del pecunia non olet che sta facendo proseliti nelle classi dirigenti.

Secondo taluni irresponsabili, infatti, non importa se il denaro investito sia di provenienza illecita e della camorra; basta che si realizzino opere… che creino occupazione. Non importa… a quali prezzi!!!

Con un’ottica del genere stiamo assistendo ad una vera e continua opera di espropriazione di beni ed attività dei nostri cittadini da parte di gente sospetta proveniente da altre regioni.

Elvio Di Cesare – Associazione A. Caponnetto