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Notizie riservate a imprenditori legati alla camorra: chiesta interdizione per il generale Giuseppe Mango

La Repubblica, Giovedì 15 settembre 2016

Notizie riservate a imprenditori legati alla camorra: chiesta interdizione per il generale Giuseppe Mango
La richiesta della procura di Napoli nei confronti del comandante interregionale delle Fiamme Gialle del Veneto: accusato di aver divulgato notizie riservate, parlando con un amico avvocato, su imprenditori finiti sotto inchiesta per presunti affari con la camorra

di Fiorenza Sarzanini

La procura di Napoli ha chiesto l’interdizione per il generale della Guardia di Finanza Giuseppe Mango. L’attuale comandante interregionale del Veneto è accusato di aver divulgato – parlando con un amico avvocato – notizie riservate relative ad alcuni imprenditori campani accusati tra l’altro di aver fatto affari con la camorra. Le indagini condotte dal pubblico ministero Fabrizio Vanorio e coordinate dall’aggiunto Giuseppe Borrelli hanno portato all’arresto degli imprenditori e, appunto, al provvedimento nei confronti dell’alto ufficiale che, come prevede la procedura, dovrà essere interrogato la prossima settimana.

Violazione di segreto

L’ipotesi di violazione di segreto d’ufficio contestata al generale Mango si riferisce a fatti risalenti al 2014; l’ufficiale avrebbe rivelato a un avvocato suo amico l’esistenza di un’ indagine su una presunta attività di riciclaggio in cui sono coinvolti imprenditori e commercialisti che ha portato giovedì all’esecuzione di alcune misure cautelari nell’ambito di una più ampia indagine sulle attività del clan Polverino. Successivamente il penalista avrebbe riferito la circostanza a un suo cliente precisando di averla appresa dal generale Mango. Tale conversazione fu captata dalle microspie che erano state collocate su ordine della Dda di Napoli. Dalle intercettazioni emerse poco dopo il rimprovero fatto dal generale al penalista al quale contestò di aver riferito la notizia e rivelando altresì che la procura era venuta a conoscenza della fuga di notizie grazie alle intercettazioni ambientali. Per quest’ultimo episodio la procura di Napoli ipotizza nei confronti dell’ufficiale dalla Guardia di Finanza il reato di rivelazione dolosa del segreto, mentre in relazione alla prima informazione data al penalista gli inquirenti contestano una rivelazione di segreto colposa. L’ufficiale nei mesi scorsi è stato interrogato dai pm di Napoli e in quella occasione, secondo indiscrezioni trapelate in ambienti giudiziari, avrebbe ammesso di aver parlato con l’avvocato dell’indagine.