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Non Prendiamoci per il sedere. L’antimafia seria si fa INDAGANDO e DENUNCIANDO.

NON PRENDIAMOCI PIU’ PER IL SEDERE
IL 2014 DOVRA’ ESSERE L’ANNO DELLA VERITA’
E DELLA CHIAREZZA: L’ANTIMAFIA SI FA SOLAMENTE
CON L’INDAGINE E LA DENUNCIA
C’è troppa gente in giro per il Paese che ha preso l’antimafia per una sorta di gioco, come ce n’è un’altra parte che la intende come strumento per camparci, una specie di mestiere.
“I professionisti dell’antimafia” di Leonardo Sciascia, una categoria di persone che rovinano l’immagine dell’antimafia vera, che è fatta di sacrifici, rischi, acume, ricerca quotidiana, indagine sistematica e DENUNCIA, nomi e cognomi.
Nomi e cognomi soprattutto di tutta quell’area grigia che rappresenta la vera forza delle organizzazioni criminali e che consente ad esse di occupare il Potere, quello vero, reale, nelle Istituzioni, nella Politica, nell’Economia.
Professionisti, politici, imprenditori, uomini delle
istituzioni, amministratori pubblici, un esercito
sterminato di persone che colludono con i
mafiosi, che prendono soldi da essi, che
depistano, scoraggiano dicendoti “chi te lo fa
fare”, informano i malavitosi, che magari non
commettono reati penalmente perseguibili ma che
sono l’ossatura delle mafie, senza dei quali le
organizzazioni criminali verrebbero eliminate in 24
ore.
L'”area grigia”, la vera mafia.
Non sono di certo le commemorazioni, le ricostruzioni
storiche, le feste, le festicciole, i racconti della
nonnina, in grado di sconfiggere questi figuri che
troviamo negli Uffici, nei Ministeri, nei Comuni, nelle
Regioni, talvolta anche nelle caserme e nei tribunali.
E c’è un altro aspetto che non possiamo e dobbiamo
trascurare:
non si può fare antimafia se si risponde a logiche di
partiti, se si è vincolati dalla presunzione che quello è
bravo mentre l’altro è cattivo perché i mafiosi stanno
in tutti i partiti, da destra a sinistra.
Sono i peggiori ed i più pericolosi perché essi riescono
a condizionare la formazione delle leggi, delle delibere
ed a trasformare l’impianto dello stato in una
struttura criminale.
Farsi dare soldi da questa gente significa perdere
l’autonomia; significa non essere più in grado di
svolgere autonomamente e liberamente il lavoro di
contrasto alle mafie.
Un impegno serio contro le mafie DEVE essere svolto
su basi volontaristiche, senza interessi personali e di
parte, rimettendoci anche di tasca propria, non
avendo paura di chicchessia e – non ultimo –
rifiutando di rispondere alle sirene di quanti con tutti
i mezzi cercano di scoraggiarti e di farti impegnare
solamente sul piano di un’antimafia semplicemente
parolaia e non operativa.
Quella, appunto, dell’INDAGINE e della DENUNCIA, la
vera antimafia.
Sono pochi, pochissimi, in Italia coloro che, come l’Ass. Caponnetto, INDAGANO e DENUNCIANO.
Ecco perché chi veramente vuole fare antimafia deve avvertire l’esigenza di iscriversi a questa, renderla sempre più forte, istituendo in ogni paese, in ogni città, anche nell’angolo più remoto del Paese, un suo nucleo fatto di persone che osservino, si informino, segnalino, mettano in condizioni l’Associazione di girare il tutto alle forze dell’ordine ed alla magistratura, sapendo, peraltro, a quali persone rivolgersi, in quali mani far giungere le denunce.
Ecco, tutto qua.
Occorre, insomma, impegnarsi a fare un lavoro il meno chiassoso possibile, a 360 gradi e libero da lacci e lacciuoli di natura economica, politica o quant’altro; un lavoro fatto di osservazione e di informazione, da “sentinella” sul proprio territorio.
VI ASPETTIAMO.
Associazione Caponnetto
www. comitato-antimafia-lt. org e pagine Facebook