SI FA FINTA SEMPRE DI NON CAPIRE. IL PROBLEMA “FORZE DELL’ORDINE” NON E’ NUMERICO, MA QUALITATIVO
E’ un vezzo italiano.
Si gira sempre intorno ai problemi e non si prende mai il toro per le corna.
Anche i nostri amici sbagliano, talvolta.
Ieri sera c’è stata a Fondi la seduta straordinaria del Consiglio Comunale richiesta dall’opposizione per affrontare, con un solo punto all’ordine del giorno, il problema dell’ordine pubblico e della pesante infiltrazione mafiosa.
La storia è nota a tutt’Italia. Ed all’estero.
Com’è nota anche la posizione vergognosa del Governo che per la prima volta nella storia della Repubblica italiana non ha voluto accogliere la richiesta di scioglimento per mafia del Comune, richiesta fatta dal Ministro dell’Interno e dal Prefetto di Latina.
La posizione assunta dal Consiglio comunale rispetto alla mozione presentata dall’opposizione punta ad ottenere un aumento dell’organico delle forze di polizia locale.
Una richiesta che non tiene conto della realtà che è ben diversa da quella che si vuole fare apparire.
Le forze dell’ordine ci sono e potrebbero essere numericamente sufficienti.
A patto che…
Il problema è tutto qua.
Ce ne siamo già occupati nel recente passato quando abbiamo trattato il tema degli attentati a singoli operatori di polizia che, colpiti dai delinquenti, vengono subito spostati a servizi non operativi.
Neutralizzati.
I migliori!
Ed il problema non è solamente nei vertici, ma investe tutto, o quasi, il corpo.
Bisogna prima di tutto rimuovere coloro che non lavorano, coloro che stanno da 20 anni nello stesso posto, coloro che sono rimasti invischiati in indagini delicate, tipo Damasco ecc.
Utilizzare al massimo i migliori e quanti vogliono lavorare.
Non occorrono i numeri.
Occorre fare lavoro di intelligence e ripristinare un sistema di legalità, bonificando un ambiente dominato dalle mafie.
E per fare lavoro di intelligence occorrono poche persone, ma capaci, volitive e non legate a tizio o caio.
Senza lacci e lacciuoli.
Intelligenti pauca…