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No alla discarica di Cupinoro

Cupinoro: lettera-petizione al Presidente del Consiglio dei Ministri

Riceviamo, aderiamo e pubblichiamo la lettera/petizione che verrà inviata domani, merc.9 luglio, a Renzi, in previsione della decisione del consiglio dei ministri sul futuro della discarica di Cupinoro e della Bracciano Ambiente. Si chiede a comitati e associazioni di sottoscriverla, dando il consenso corredato dal nome esatto da inserire e da un recapito. La lettera verrà inviata corredata delle firme, senza loghi e intestazioni, con “domicilio eletto del mittente” presso l’ass. Salviamo Bracciano e spedita con gli allegati.
Inviare adesioni a: salviamo.bracciano@gmail.com

LETTERA/PETIZIONE Al Presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi

Aggiungiamo che:
– la politica dell’”emergenza” cui fanno solitamente ricorso i vari livelli di governo non è più accettabile. Sono anni che il cittadino vede calpestato il proprio diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente con questo tipo di risposta politica che di fatto ha favorito affaristi, catttivi amministratori e politici, malaffare. L’art.32 della Costituzione grida vendetta.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Quando vuole, la politica sa come affrettare tempi e interventi a suon di decreti fulminei, magari quelli a danno delle tasche e delle scelte di vita dei cittadini-sudditi. Trovi anche questa volta una soluzione rapida e drastica con un piano di gestione dei rifiuti degno della vera emergenza, l’EMERGENZA INQUINAMENTO, l’EMERGENZA CORRUZIONE e il GRAVE DEGRADO CULTURALE che questo paese sta ingiustamente patendo. Se i politici al governo non sanno come si fa, si rivolgano alle figure professionali di valore che hanno saputo resistere alle lusinghe di un sistema asservito a un modello economico lineare, ovvero alla proliferazione del rifiuto di tutti i tipi, all’esaurimento delle risorse rimaste, all’inquinamento sempre più diffuso, e infine… all’estinzione della specie, come ci ricorda l’epigenetica. Cupinoro è l’emblema di questa tendenza.
Grazie al pesante silenzio di Amministratori Locali e dei vari piani di governo, i cittadini, già gravemente penalizzati, per difendere il proprio diritto alla salute e a un ambiente salubre si trovano oltretutto costretti a mettersi le mani in tasca per fare ricorsi al TAR, a impegnare tutte le loro ore libere per informarsi e autoformarsi, quando c’è tutta una classe politica e amministrativa che non salta un solo stipendio e vive di privilegi. La buona politica è puro servizio.
Quindi, niente “emergenza”, ma duro impegno e onestà d’intenti per una svolta radicale nel ciclo di gestione dei rifiuti… senza centrali a biogas e tutte le altre diavolerie della cosiddetta “green economy”, nuova culla dei lobbisti trasmigrati da altri settori di affari.