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Ndrangheta-politica.Retata di politici in Calabria.Perfino un ex sottosegretario arrestato.E che vuoi salvare più il Paese! Qua é tutto infettato,dal cittadino che vota questa gente fino ai vertici !

STADIO24
VENERDÌ, 25 MARZO, 2016
Mafia-politica, 10 arresti: ai domiciliari un ex sottosegretario

Mafia-politica, 10 arresti: ai domiciliari un ex sottosegretario

Corruzione e voto di scambio: 10 arresti a Rende. C'è anche un ex sottosegretarioCosenza: dieci arresti tra politici e ‘ndranghetisti 
| 24 Marzo, 2016, 06:07 

Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e il pm Pierpaolo Bruni, attraverso le indagini del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza, hanno individuato tracce evidenti di questa struttura clientelare nelle elezioni comunali dal 1999 al 2011, in quelle provinciali del 2009 e nelle elezioni regionali nel 2010. Gli articoli sono disponibili su euronews.net per un periodo limitato. Gli altri politici arrestati sono un altro ex sindaco di RendeUmberto Bernaudo, l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, l’ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo e l’ex consigliere comunale Giuseppe Gagliardi, di 69 anni. Per l’ex assessore regionale sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Un’operazione dei Carabinieri di Cosenza ha portato all’arrestato di cinque politici locali.

Tali condotte di favore sono risultate il frutto di patti elettorali opportunamente stipulati in occasione delle varie competizioni politiche e che vedevano costantemente coinvolta la cosca “Lanzino/Ruà”, essendo peraltro emerso come i relativi esponenti non si adoperavano nelle attività di procacciamento di voti in ragione di particolare fidelizzazione politica, ma per un ovvio e scontato perseguimento di interessi della cosca medesima, che talora poteva essere perseguito anche attraverso l’appoggio di candidati diversi o di differenti fazioni.

L’attività d’indagine, inoltre, farebbe emergere come, anche in occasione della campagna elettorale del 2014 per il rinnovo del Consiglio comunale di Rende, sia stato “interessato”, nonostante detenuto, uno dei quattro presunti sodali raggiunti dalla misura cautelare, ed oggi al 41 bis, allo scopo di ottenere il suo assenso e le indicazioni per fornire l’appoggio elettorale. Tra gli episodi ricostruiti, infine, anche 23 assunzioni di esponenti del clan nella cooperativa Rende 2000. “A me mi deve dare i soldi.cento carte e facciamo quello che volete”.

Secondo il gip Carlo Saverio Ferraro, firmatario dell’ordinanza, “queste circostanze evidenziano l’esistenza di un legame storico tra l’intero gruppo criminale e Sandro Principe, oltre che dell’effettivo e produttivo impegno elettorale fornito nel passato in favore di quest’ultimo, in modo silenzioso, accorto, al fine di non compromettere i politici favoriti”.