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‘Ndrangheta, motivazioni sentenza ‘Cavalli di Razza’: emerge un modello di ‘mafia delocalizzata’

AMDuemila 31 Ottobre 2023

Un modello organizzativo “di rete”, in cui “alla sostanziale stabilità degli organi di vertice si affianca l’autonomia delle strutture territoriali, e, in buona misura, delle distinte famiglie, capaci di convivere, dividendosi le aree di influenza, anche nel medesimo contesto territoriale, in cui talora non mancano forme di competizione e il perseguimento degli interessi individuali si fonde con il comune interesse alla sopravvivenza e prosperità dell’associazione”. E’ questo il modello di “mafia delocalizzata” che emerge nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso aprile il tribunale di Como ha inflitto otto condanne, anche per associazione mafiosa, fino a 16 anni nel processo sull’operazione ‘Cavalli di razza’, dei pm della Dda Pasquale Addesso e Sara Ombra, contro la ‘Ndrangheta. A 16 anni e 10 mesi è stato condannato Daniele Ficarra, pena di poco inferiore (16 anni) per Antonio Carlino e per Alessandro Tagliente, pesanti le condanne per un impianto accusatorio che ha retto davanti ai giudici di primo grado. Nelle oltre 300 pagine si riconosce al processo la capacità di aver consentito di osservare “l’espansione, le scissioni e il volto proteiforme assunto oggi dall’associazione in territorio lombardo”, dove alcune famiglie hanno acquisito il controllo in settore economici rilevanti “attraverso il sistematico ricorso all’intimidazione mafiosa”, complice anche un terreno “fertile offerto dal mondo imprenditoriale, politico e professionale locale, resosi disponibile, talora piuttosto sprovvedutamente, talaltra con malaccorta avidità ad entrare in rapporti di reciproca convenienza con il sodalizio mafioso”. Dunque, “sfatato il falso mito della ‘Ndrangheta , che come un male serpeggiante si infiltra in un tessuto economico sano, contaminandolo, la realtà restituita dal presente processo è quella di un’imprenditoria che non si limita a ‘subire’ la ‘Ndrangheta , ma si pone in affari con la stessa, spesso prendendo l’iniziativa per il contatto con la criminalità organizzata e ricavandone (seppure solo momentaneamente) vantaggi”.

Adnkronos

fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/229-ndrangheta/97859-ndrangheta-motivazioni-sentenza-cavalli-di-razza-emerge-un-modello-di-mafia-delocalizzata.html