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‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, Dda: “Significativi rapporti con il mondo politico”

‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, Dda: “Significativi rapporti con il mondo politico”

“Sono nomi di famiglie che conosciamo da sempre, alla seconda o alla terza generazione. Le conosciamo dai primi anni Ottanta. La mafia si e’ affinata, sa entrare in modo piu’ raffinato nel tessuto sociale, economico e politico, ma si e’ affinata anche la legislazione italiana”. Cosi’ il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna, in merito all’operazione ‘Geenna’ sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Valle d’Aosta. Le indagini, ha ricordato il magistrato, sono cominciate nel 2014 e per affrontarle i sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Torino, Stefano Castellani e Valerio Longi, hanno studiato gli atti di alcune inchieste degli anni Duemila. “Esistevano soggetti che avevano ipotizzato una modalita’ organizzativa concretizzata nella locale di Aosta – ha spiegato la coordinatrice della Dda, Annamaria Loreto -. Vantavano rapporti significativi con esponenti del mondo politico che devono in parte la loro elezione al contributo della locale e che, in cambio, erano disponibili a dare all’organizzazione tutti i vantaggi derivanti dall’attivita’ amministrativa: lavori pubblici, concessioni, appalti”. Secondo la procura “si vede oggi attuato quel programma di allora”.

“E’ la prima volta che si sono raccolti elementi cosi’ consistenti e robusti in merito alla presenza di un locale di ndrangheta in Valle d’Aosta” ha detto, invece, il procuratore generale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Francesco Saluzzo.

“Il lavoro – ricorda Saluzzo – e’ cominciato con il processo Minotauro”, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Nord Ovest, che “ha gemmato una serie di operazioni condotte dall’Arma dei Carabinieri sugli insediamenti di ‘ndrangheta in varie zone”. In questa vicenda, conclude, “abbiamo fatto un passo ulteriore perche’ si e’ aperto un fronte su un territorio finora rimasto abbastanza inesplorato”.

Intanto si apprende che il Comite’ Fe’de’ral dell’Union valdotaine si riunira’ in serata per procedere alla “sospensione immediata” dal movimento di Marco Sorbara e Nicola Prettico “in attesa degli sviluppi successivi dell’inchiesta, rimanendo fiduciosi nel lavoro della Magistratura”.

“Il Movimento prende le distanze da questa vicenda – si legge ancora – che, oltre ad essere un evento vergognoso per la Valle d’Aosta, crea un pregiudizio importante all’Union Valdotaine ed alla sua storia. Il Presidente e tutti i vertici del Movimento intraprenderanno tutte le iniziative necessarie per difendere l’immagine dell’Union Valdotaine e non accetteranno nessun accostamento improprio del Movimento a questa vicenda”.

“Da parte di membri del presunto locale di ‘Ndrangheta arrestati ad Aosta c’e’ stato “un tentativo di proporre l’appoggio elettorale all’attuale sindaco, Fulvio Centoz, che pero’ rifiuto'”. Lo ha detto il pm della Dda di Torino Anna Maria Loreto. Da parte dell’attuale consigliere regionale Marco Sorbara, all’epoca assessore comunale ad Aosta, e di Monica Carcea, assessore del comune di Saint-Pierre, “emerge questo affidamento stabile del politico al sodalizio. Sodalizio che ha contribuito alla sua elezione: in cambio c’e’ questa disponibilita’ del politico a fungere da referente, un po’ la longa manus del locale all’interno dell’amministrazione. Per esempio forniscono informazioni riservate sull’attivita’ amministrativa in modo da metterli nelle condizioni di influire sul processo decisionale. Questo da’ al locale un controllo sul territorio”. Per il pm “costoro sono nelle condizioni di influenzare le elezioni perche’ possono contare su un significativo numero di persone su cui esercitano potere di intimidazione”.

 

23 Gennaio 2019

fonte:http://www.ildispaccio.it