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‘Ndrangheta, 18 arresti nel Crotonese: individuati gli assassini dell’allevatore Massimo Vona

‘Ndrangheta, 18 arresti nel Crotonese: individuati gli assassini dell’allevatore Massimo Vona

Si allunga l’elenco delle persone coinvolte nell’indagine “Eleo” contro le cosche del Crotonese, in particolare quella di Petilia Policastro (Kr), che lo scorso 25 gennaio aveva portato al fermo di 11 persone con le accuse a vario titolo di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsioni, usura, delitti in materia di armi, furti, danneggiamenti seguiti da incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso. All’alba di oggi i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta Direzione distrettuale antimafia, che porta complessivamente a 18 le persone indagate. Oltre alle 11 già fermate il mese scorso, i provvedimenti sono stati notificate ad altre 3 persone detenute nell’ambito di altri procedimenti penali e 4 catturate questa mattina a Petilia Policastro. Gli inquirenti ritengono di avere indentificato gli autori dell’omicidio dell’allevatore Massimo Vona avvenuto il 30 ottobre 2018 a Petilia Policastro.

La vittima, dopo essere stata attirata presso un’azienda agricola in località “Scardiato” di Petilia Policastro, con il falso pretesto di “consegnargli” i responsabili dell’incendio appiccato nell’anno 2016 in danno del suo capannone, sarebbe stata uccisa, con almeno due colpi di arma da fuoco, dall’assassino che lo attendeva unitamente ad altri soggetti allo stato sconosciuti. I responsabili avrebbero quindi proceduto all’eliminazione fisica del cadavere, che, infatti, non è mai stato ritrovato. L’8 novembre 2018, in località Scavino di Petilia Policastro, i carabinieri hanno rinvenuto solo la carcassa dell’autovettura dell’allevatore scomparso, completamente distrutta dalle fiamme e abbandonata in una stradina interpoderale a servizio di alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad uliveti. Le indagini, iniziate nel 2018, hanno consentito di raccogliere elementi sulla pervasività della cosca di Petilia Policastro che si estendeva anche nel territorio limitrofo di Cotronei. La cosca si era riorganizzata dopo le scarcerazioni per fine pena di suoi esponenti di spicco, che hanno determinato una escalation di atti intimidatori sul territorio. Gli inquirenti hanno delineato i singoli ruoli dei vari componenti della cosca, comprese le nuove leve che si prestavano, tra le altre cose, a fare d’autista al reggente, individuato in Rosario Curcio. Diversi gli episodi di illecita attività finanziaria e di usura commessi nei confronti di commercianti e liberi professionisti che versavano in difficoltà economiche. sarebbero stati individuati i responsabili di estorsioni compiute nei confronti di imprenditori locali attivi soprattutto nel settore turistico in località Trepidò di Cotronei e in quello boschivo nell’area silana; sono stati ricostruiti specifici fatti delittuosi di danneggiamento e furto per lo più funzionali ad imporre il “servizio di guardiania” in villaggi turistici della zona.

17 Febbraio 2021

fonte:https://ildispaccio.it/primo-piano/265522-ndrangheta-18-arresti-nel-crotonese-individuati-gli-assassini-dell-allevatore-massimo-vona