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Nasce la “task force” contro le mafie con magistrati e forze dell’ordine – Roma – Repubblica. it. Una nuova struttura!!! Mentre il Governo taglia i fondi alla DIA ed alle forze dell’ordine. Speriamo bene

Dopo il vertice in procura organizzato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo nasce un tavolo interforze per elaborare una strategia comune contro la criminalità organizzata nella capitale e nella regione. Obiettivo: colpire anche i loro patrimoni. Il procuratore De Lucia: “Glo omicidi a Roma non sono episodici ma vanno letti in una chiave strategica”

Una “task force” composta da magistrati e forze dell’ordine. L’iniziativa nasce per contrastare la criminalità organizzata ed è stata attivata stamattina dopo il vertice in procura organizzato dal procuratore aggiunto, Giancarlo Cataldo, e presieduto dal procuratore capo Giovanni Ferrara.

All’incontro erano presenti anche il direttore della Dia Alfonso D’Alfonso, il questore di Roma Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla ed il comandante provinciale della guardia di finanza Ignazio Gibilaro. Al centro del vertice, l’analisi della situazione della criminalità organizzata nella città di Roma e in generale nel Lazio. L’iniziativa arriva dopo l’ennesimo raid mafioso che, la settimana scorsa, ha visto la distruzione del “Campo della legalità”. Ma soprattutto dopo l’attenzione che la lotta alle mafie ha ricevuto da parte della politica e dell’opinione pubblica.

L’estate appena trascorsa, sul fronte della criminalità, è stata una stagione rovente. L’escalation di omicidi, infatti, ha portato agli inizi di ottobre il sostituto procuratore antimafia, Maurizio De Lucia, a parlare di una “nuova Banda della Magliana” nella capitale. “Nelle periferie romane operano delle piccole bande che stanno lottando tra loro per il territorio – aveva detto De Lucia – Le vincenti saranno quelle che presteranno servizi alle grandi mafie. Gli omicidi avvenuti a Roma dall’inizio dell’anno non sono episodici ma bisogna leggerli in una chiave strategica”.

Obiettivi del tavolo interforze, presieduto da Capaldo, sono il monitoraggio della presenza sul territorio delle mafie. Ma anche l’adozione, immediata, di misure di contrasto personali e patrimoniali. L’attività della “forza”, infatti, sfrutterà gli strumenti messi a disposizione dal nuovo codice antimafia: ad esempio i sequestri preventivi. Così da colpire non soltanto i componenti delle organizzazioni criminali ma anche i loro patrimoni. Le nuove norme antimafia consentono, infatti, di intervenire anche sulla gestione dei patrimoni confiscati. Si cercherà, poi, di elaborare una strategia comune tra le forze dell’ordine, evitando così inutili sovrapposizioni nella lotta alla mafia.

(Tratto da Repubblica – Roma)