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Napoli. Roberti: «Chi combatte i clan impari a dialogare»,

UNA RISPOSTA DEL GENERE , DOPO LE PAROLE DI DE MAGISTRIS  ,DA PARTE DEL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA ED ANTITERRORISMO ROBERTI CI VOLEVA PROPRIO PRIMA CHE  I CODAZZI DI IMBECILLI DEI QUALI E’ PIENO IL PAESE AVVELENASSERO I POZZI FACENDO INDIRETTAMENTE IL GIOCO DELLA CAMORRA.LE PERSONE IN BUONAFEDE E  CHE VOGLIONO SERIAMENTE COMBATTERE LA CAMORRA  E LE MAFIE  SI UNISCONO E NON SI METTONO A FARE LA GUERRA FRA DI LORO.
(ASS.CAPONNETTO )

Il Mattino, Sabato 7 Gennaio 2017

Napoli. Roberti: «Chi combatte i clan impari a dialogare»

«Persone come Saviano e de Magistris hanno il dovere di dialogare senza divisioni, perché le divisioni fanno il gioco di chi punta sullo sfascio per lucrare sulla pelle della città: i camorristi, naturalmente, ma anche i politici collusi e gli imprenditori conniventi con la criminalità organizzata».

Lo afferma il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, in un’intervista a Repubblica. «Stimo molto Saviano e sono d’accordo con lui soprattutto quando sottolinea che delle mafie bisogna parlare sempre perché solo la loro conoscenza consente di combatterle efficacemente», afferma Roberti ribadendo che la camorra è un elemento costitutivo della città di Napoli. Dall’altro lato, «comprendo che un sindaco faccia di tutto per mettere in luce gli aspetti positivi che pure ci sono. Soprattutto un sindaco dichiaratamente anticamorra come de Magistris, che cerca tra mille difficoltà di ottenere qualche risultato in questo senso», prosegue Roberti, che sottolinea: «Non è che in trent’anni di anticamorra non si è ottenuto alcun risultato, anzi. I problemi esistono, però non devono impedirci di prendere atto di alcune situazioni positive», come la «nuova coscienza civile che sta prendendo piede, premessa di un autentico riscatto»