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MONDRAGONE. Ecco come gli eredi dei La Torre sono riusciti ad abbordare il responsabile del cantiere della ditta dei rifiuti, il geometra dell’impresa che stava realizzando i loculi nel cimitero e…..

MONDRAGONE. Ecco come gli eredi dei La Torre sono riusciti ad abbordare il responsabile del cantiere della ditta dei rifiuti, il geometra dell’impresa che stava realizzando i loculi nel cimitero e…..

In calce una serie di capi di imputazione che riguardano le estorsioni alle aziende dei lavori pubblici…. 

MONDRAGONE – Continua la nostra analisi dei capi di imputazione contestati dai magistrati della Dda ai mandanti e agli esecutori delle estorsioni del nuovo clan di Mondragone e contenuti nella corposa ordinanza a firma del Gip,Marcopido. Ebbene, come abbiamo scritto ieri, nel mirino del clan, secondo la Procura Antimafia erano finite anche alcune imprese che effettuavano lavori pubblici a Mondragone. Quindi tra le vittime non c’erano solo i commercianti e gli imprenditori impegnati in settori privati. Gli inquirenti sono riusciti a far emergere dalle indagini alcuni episodi estorsivi, le cui vittime, per esempio erano alcuni responsabili dell’impresa che gestiva il ciclo dei rifiuti in città, o il geometra della ditta che ha gestito l’area cimiteriale del Comune di Mondragone, al quale sempre la Dda contesta, però, a sua volta di aver “alterato il quadro investigativo, … negando di conoscere movente e autori degli episodi estorsivi“; oppure ancora il titolare dell’impresa edile che stava effettuando la manutenzione stradale e i marciapiedi in via Vecchia Starza.

Una serie di vicende incresciose, in quanto toccano la sfera del pubblico.

Per quanto riguarda l’estorsione in danno dell’impresa che gestiva il servizio di Igiene Urbana in città, i magistrati ritengono che Simone Invito, Tommaso Della Valle, Francesco De Rosa, Mario Fargnoli e Giuseppe De Filippis, in concorso tra loro e avvalendosi della forza del clan, erano riusciti a concretizzare l’avvicinamento del responsabile del cantiere, per esplicitare la richiesta estorsiva. Ma a quanto pare non contenti della proposta avanzata, alcuni indagati avrebbero addirittura tentato di convincere l’azienda ad “indirizzare la riparazione dei veicoli dell’impresa dei rifiuti verso un’officina compiacente“.

Nel capo di imputazione Q che pubblichiamo in calce vengono definiti ruoli e azioni illecite contestate. Spicca il caso diMario Fargnoli... Gli inquirenti ritengono, che quest’ultimo essendo il coordinatore della ditta avrebbe informato gli esponenti del clan della presenza dei responsabili da abbordare.

Nel caso dell’impresa del cimitero che stava realizzando i loculi, invece sono coinvolti Simone Invito e il collaboratore Antonio De Lucia. Tommaso Della Valle, invece viene indicato nell’episodio ricollegabile all’impresa edile per la manutenzione stradale.

Red.Cro.

 

 

Cimitero

 

 

 

 

 

 

 

 

Cimitero2
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marciapiedi
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marciapiedi2

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Della Valle

























 
fonte:www.casertace.net