Cerca

Mese della legalità a Formia, esclusa la “Caponnetto”

Sta per iniziare il mese della legalità a Formia (28 febbraio p. v.), e già non mancano le polemiche. Ad innescarle è stato il presidente dell’associazione antimafia Antonino Caponnetto, Elvio Di Cesare che, dal suo profilo Facebook, ha espresso il proprio disappunto per non essere stato invitato ad alcuna iniziativa nell’ambito della programmazione predisposta dall’amministrazione comunale per il mese della legalità.

Uno sfogo che trova origine nel paradosso per cui l’associazione, pur essendo componente dell’osservatorio comunale per la legalità, istituito alcuni mesi fa, nonchè da anni tra i principali attori della lotta alla criminalità organizzata su tutto il territorio, non figura tuttavia tra i protagonisti della manifestazione. Un fatto che secondo Di Cesare non fa che confermare, al di là delle iniziative di facciata, la sfiducia nella politica rispetto al tema della lotta alla criminalità da parte della pubblica amministrazione, come emerge evidente dalle parole di Di Cesare:

“L’amministrazione comunale di Formia non ha inteso manifestare nelle iniziative che ha promosso un minimo di riconoscenza nei confronti dell’associazione Caponnetto e questo ci ha procurato un profondo dispiacere. Ci teniamo a ricordare a tutti che l’associazione Caponnetto sta spendendo da anni il massimo delle sue energie per ripristinare a Formia e nel Basso Lazio un clima di legalità e di rispetto delle leggi contro un’invasione mafiosa che stava soffocando l’intero territorio.

Per attrarre l’attenzione dei più qualificati organismi investigativi e giudiziari centrali essa ha promosso decine di iniziative con la partecipazione diretta dei migliori magistrati delle Dda di Napoli e di Roma e degli uomini della Dia. Inoltre essa ha svolto e svolge un’attività discreta e silenziosa i cui risultati sono probabilmente all’origine di tante inchieste fatte e da fare. Va aggiunto che, oltre ad un lavoro ininterrotto che l’associazione Caponnetto svolge quotidianamente con la discrezione e la riservatezza necessari, anche la nascita dell’osservatorio comunale sulla legalità é dovuta alla caparbietà degli uomini dell’associazione Caponnetto e solo ad essi.

Orbene, detto questo, il notare che nell’intero programma del cosiddetto ‘mese della Legalità’ non sia stato trovato un benché minimo spazio per mostrare riconoscenza all’Associazione Caponnetto per quello che ha fatto e fa, nel silenzio e senza chiacchiere, francamente ci é dispiaciuto. Una conferma, questa, che dalla classe politica, sia essa bianca, nera, rossa, turchina e viola, non bisogna mai aspettarsi niente di bello. Purtroppo!”.