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Maxioperazione contro la ‘ndrangheta che ha invaso il Piemonte

C’è anche l’ex sindaco di Leinì tra i 180 arrestati nell’operazione contro la ‘ndrangheta condotta dai Carabinieri di Torino insieme alla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Torino. Secondo l’accusa è affiliato a un clan calabrese. Nell’indagine spunta anche il nome dell’assessore regionale Porchietto, ma non è indagata

Alba di arresti tra il Piemonte e il resto d’Italia. E’ di 151 arrestati e 40 indagati in stato di libertà il bilancio definitivo dell’operazione condotta dai Carabinieri di Torino contro la ‘ndrangheta nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria. Degli arrestati 148 sono finiti in carcere su ordine di custodia cautelare emesso dal gip, due sono agli arresti domiciliari e uno e’ stato arrestato in flagranza di reato, in quanto trovato in possesso di 100 grammi di cocaina. Diciassette persone si trovavano già agli arresti, mentre 6 al momento sono latitanti di cui 2 da parecchio tempo.

Un arresto è stato eseguito in Francia su mandato di cattura internazionale ed è quello di Nevio Coral, 71 anni, per 30 sindaco di Leinì (Torino) e suocero dell’assessore regionale alla Sanità (che ha rimesso le deleghe) recentemente indagata Caterina Ferrero. Le prove a suo carico, hanno detto gli investigatori, sono pesanti. Tra queste anche un’intercettazione di una sua conversazione con un appartenente alle ‘ndrine in cui pronuncia la frase “il principio che dobbiamo adottare è la creazione di un gruppo: ne mettiamo uno in Municipio, uno in Consiglio comunale, uno alla Pro loco e così diventiamo un gruppo forte”.

Secondo il procuratore Gian Carlo Caselli, si tratta del “biglietto da visita della ‘ndrangheta da spendere nel mondo politico e imprenditoriale piemontese. Non c’è alcun dubbio del gip sulla sua consapevolezza”. Sempre Caselli lo ha definito “un soggetto ben collocato nell’ambiente ‘ndranghetista, che foraggia gli affiliati quando detenuti, che promette posti di lavoro, che consente a esponenti malavitosi di insediare la sede della loro impresa nei capannoni della sua azienda, la Coral spa. Al momento dell’arresto Coral si trovava in Francia per lavoro. E nell’inchiesta, spuntano alcune foto dell’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, nel bar di uno degli arrestati Giuseppe Catalano. Prochietto al momento non è indagata.

Gli arresti eseguiti in Calabria sono stati 8, di cui uno eseguito nei confronti di una persona che si stava rifugiando all’interno di un bunker, a fronte di 11 ordinanze di custodia in carcere. Durante l’operazione è stato recuperato un manoscritto contenente formule rituali di affiliazione alla ‘ndrangheta. Filmati documentano 138 incontri tra affiliati per trattare argomenti di qualunque genere inerenti l’organizzazione criminale. Tra questi, 5 sono stati girati durante funerali e uno durante una comunione.

(Tratto da Repubblica – Torino)