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“male oscuro” della provincia di Latina.All’ingresso della Capitale del Paese!!!!!!

IL  “MALE OSCURO ” DELLA PROVINCIA DI LATINA

 

In queste condizioni le mafie,quelle che contano e comandano,non saranno mai sconfitte.

Anzi,al contrario,aumenteranno sempre di più la loro influenza ed il loro potere.

La provincia di Latina,prima Littoria,é stata costituita dal fascismo con porzioni ,al sud, di territori facenti parte della vecchia Terra di lavoro-Regno delle Due Sicilie,tanto per capirci- e ,al nord ,del potere temporale dei papi.

A sud sempre più sud e a nord inizialmente nord, con  veneti e romagnoli ma con nel cuore Mussolini, e,poi,grado a grado,sud anch’esso.

Prodromi non di certo esaltanti che avrebbero dovuto stimolare ad uno sforzo per un’inversione di tendenza ma,che,invece,per la carenza di direzioni politiche e,quindi,istituzionali, accorte  ed intelligenti,é mancato del tutto.

Con tutte le conseguenze immaginabili e inimmaginabili.

Talché é diventata sempre più terra di don e franceschielli,immagine di modelli  improvvisati e sprogrammati,alla mercè di ingordigie ed interessi di parte.

A chiazze di leopardo,qua un’isola disordinata di crescita e là area depressa.

La programmazione é parola desueta.

Prima,quando pur c’era qualche  mente acuta, e figuriamoci oggi che le redini sono passate nelle mani dei portaborse e dei guardaspalle di quelle,le quarte e quinte file di ieri.

Una provincia che  poteva essere,alle porte della Capitale , il gingillo del Paese ,ma che é ridotta ad essere una landa,una prateria di scorribande di mafiosi di ogni razza che vi hanno trovato la loro residenza e i loro affiliati.

“Magna e fatti i fatti tuoi”,”Nun sacc niente”.

La regola.

Il comandamento laico.

Nelle lande i colori non contano.

Tutto é uniforme.

E nell’uniformità si consuma il misfatto.

Senza una reazione,una qualsivoglia reazione.

Chi dovesse tentarla viene subito considerato un corpo estraneo,un inaffidabile,un…..non “intraneo”,un incompatibile con il territorio.

Un Prefetto che vuole fare il suo dovere? Via,é un pezzo deviato.

Un funzionario curioso? Non é possibile.

E all’ombra del “magna e fatti i fatti tuoi” e del “nun sacc niente”,avviene tutto ed il contrario di tutto.L’omertà é assoluta.

Ed allora i fenomeni devianti vengono letti e valutati senza una visione d’assieme,tutto viene parcellizzato ed interpretato senza le interrelazioni,le connessioni.

Ogni episodio viene letto a sé stante e non collegato con altri pur simili.

Mancano i coordinamenti ,le specializzazioni,le competenze,gli input,le sollecitazioni.

Tutto.

Il pentito di camorra Carmine Schiavone,che ben conosceva  la provincia di Latina,la definì “provincia di Casal di Principe”.

Qualche altro,addirittura,San Luca,Platì o Corleone.

E la barca va……..