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Mafie in provincia di Frosinone

COMUNICATO STAMPA

 

 

Scavate, scavate. E non ascoltate chi è abituato… a minimizzare, a negare l’evidenza. Come da decenni!!!

 

Che il tessuto economico di Cassino e del Cassinate fosse inquinato si sapeva da anni, soprattutto dopo le dichiarazioni di un pentito nell’ambito del processo Spartacus. Solo i sordi, i ciechi e i collusi continuano a non prenderne atto. 

 

Gli esponenti delle istituzioni locali si vadano a leggere gli atti, prima di rilasciare dichiarazioni alla stampa. I nomi che emergono da questa inchiesta non sono sconosciuti. 

 

Di chi era il natante sul quale fu arrestato Moccia nella grande operazione di polizia fatta oltre dieci anni fa nelle acque del golfo di Gaeta?

 

Chi sono i veri proprietari di tutti gli autosaloni di Cassino, di Frosinone ecc. ecc. 

 

Nel convegno da noi organizzato, con lo SNARP, un mese fa a Frosinone, abbiamo per l’ennesima volta denunciato la massiccia presenza mafiosa sul territorio, una presenza non sufficientemente contrastata dalle istituzioni locali, il cui operato andrebbe tutto monitorato, verificato, giudicato. 

 

Per ovvie ragioni, non abbiamo potuto fare nomi e cognomi, anche se qualche riferimento lo abbiamo fatto. Quale, quello, ad esempio, che riguarda una società, oggi sciolta, coinvolta nella vicenda di un organismo di riscossione tributi. 

 

Il PM della DDA di Napoli proprio a Frosinone, qualche mese fa appena, ha parlato di camorra nel frusinate. 

 

Noi, nel convegno a Frosinone, abbiamo parlato di “mafia gialla”, di autosaloni, di investimenti immobiliari a Cassino, Fiuggi, Sora, Ceccano. 

 

Dobbiamo continuare?

 

LA SEGRETERIA