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Mafie a Gaeta. Lo Stato deve cominciare ad intervenire seriamente!

La situazione esistente nel triangolo Gaeta-Itri e Formia ci sta preoccupando non poco.

Dobbiamo dire per onestà intellettuale, però, che, mentre a Formia, con la venuta del Maggiore Saccone al Comando Compagnia Carabinieri e del Maggiore Bruschi al Comando del Gruppo Provinciale della Guardia di Finanza, cominciamo a sentirci meno preoccupati, a Gaeta siamo all’allarme rosso.

Non vediamo alcuna attività anticamorra significativa né da parte del locale Commissariato della Polizia di Stato, che sembra non esistere proprio, né da parte della Compagnia dei Carabinieri.

Se i Comandi Generali ed il Capo della Polizia non si decideranno, al di là delle chiacchiere, ad adottare dei provvedimenti rapidi e risolutivi, la situazione diventerà irreversibile.

Non ci riferiamo affatto agli arresti ed ai sequestri effettuati a carico dei clan Magliulo, Moccia, D’Ausilio ecc. –tutta roba vecchia ma che comunque avrebbe dovuto aprire gli occhi su quanto era già all’epoca prevedibile circa l’interesse forte dei clan al territorio-, quanto, soprattutto, a certi movimenti sospetti di cui si parla circa l’ acquisto di terreni nella zone ancora non edificate della città del Golfo.

Terreni nelle parti collinari- Monte Tortona, Montecristo, Erta, Monte Ercole ecc. ecc. – acquisiti da tutta gente che viene dalla Campania e sulla cui identità -e sui cui riferimenti-non ci risulta che si sia indagato e si indaghi.

Di fronte ad una situazione che appare… ”tranquilla “ perché non caratterizzata da fatti eclatanti –ma sono, queste, le situazioni tipiche, per chi sa leggere il fenomeno “mafie”, – di un’invasione silenziosa delle mafie stesse, sarebbe stato necessario un lavoro di “intelligence” che non ci risulta che sia stato fatto e che si stia facendo.

Abbiamo chiesto al Ministro Severino di attivare al massimo le Procure Ordinarie – nel caso nostro, quelle di Latina in primis ed ora anche quella di Cassino – facendo applicare l’art.51 bis-comma 3-del CPP in materia di codelega da parte della Procura Generale di Roma, ma ancora non vediamo segnali di discontinuità rispetto ad un deplorevole passato di inerzia e di negazione del fenomeno mafioso.

Per rispetto alla Severino ed anche alla Cancellieri, i due Ministri della Giustizia e dell’Interno del Governo Monti che non hanno alcuna responsabilità al riguardo, non siamo passati ancora alle denunce pubbliche con manifesti e comizi.

Ma, ovviamente, se anche costoro non vorranno intervenire lasciando le cose come stanno e contribuendo, quindi, a farle aggravare, non potremo ulteriormente restare silenziosi.

Ci sono alcune situazioni che non ci piacciono affatto.

Stiamo raccogliendo degli elementi che provvederemo presto a comunicare a chi di dovere ma ci siamo stufati di vederci costretti a rivolgerci sempre ai vertici perché qua le cose non funzionano come dovrebbero.

O si manda personale competente e specializzato e che sa lavorare e lavora o SI CHIUDE!

Si chiude, ripetiamo.

Sono già due i grossi natanti individuati e fermati a Gaeta, il primo con Moccia 17-18 anni fa ed ora di D’Ausilio.

Si è certi che non ce ne siano stati o non ce ne siano degli altri, tanti altri, che non sono stati controllati ed individuati?

Che si aspetta a identificare tutte le centinaia di yacht che sostano nelle acque di Gaeta.?

Che si aspetta a verificare la fondatezza della voce secondo cui tanti soggetti dai nomi da far venire i brividi sono soliti frequentare le bellissime spiagge ed i locali che si estendono fra Gaeta-Sperlonga e Fondi?

Costoro vengono a Gaeta solamente per riposare e divertirsi?

Che si aspetta a redigere una mappa di tutte le costruzioni edilizie, dei condoni richiesti e concessi, delle licenze commerciali e dei vari passaggi di proprietà, per verificare se fra gli autori ci siano o meno soggetti sospetti?

E’ stato fatto?

Si sta facendo?

Delle due una:

o si comincia a fare sul serio da oggi in avanti, o ci vedremo costretti a denunciare pubblicamente l’inerzia dello Stato sul territorio.

A chi dovrà decidere in merito, la scelta.

Ma non aspetteremo molto.

Approfittiamo dello spazio rimastoci per chiedere al Sindaco di Gaeta di farci conoscere se sia disposto o meno ad accogliere la nostra richiesta, formulatagli ormai da oltre un mese, di istituire un OSSERVATORIO COMUNALE SULLA CRIMINALITA’ sulla base delle nostre indicazioni (non cioè consiglieri comunali ed esponenti politici ma i Comandanti PROVINCIALI delle forze dell’ordine, ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA EFFETTIVAMENTE OPERANTI SUL TERRITORIO ed organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori).