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Mafia, processo d’appello a Lombardo: chiesti 7 anni e 4 mesi per l’ex governatore

La Repubblica

Mafia, processo d’appello a Lombardo: chiesti 7 anni e 4 mesi per l’ex governatore

Raffaele Lombardo, presente in aula, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. L’imputato: “Richiesta assurda”

02 FEBBRAIO 2021

La condanna a sette anni e 4 mesi di carcere per l’ex Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo è stata chiesta al termine della requisitoria fiume dai pm Sabrina Gambino e Agata Santonocito. Raffaele Lombardo, presente in aula, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato.

Il nuovo processo di appello scaturisce dalla decisione della Corte della Cassazione di annullare nel 2018, con rinvio, la sentenza del procedimento di secondo grado, emessa l’anno prima, che era terminata con l’assoluzione di Lombardo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la condanna a due anni (pena sospesa) per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza. Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal Gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno all’associazione. Oggi la nuova richiesta di condanna per Lombardo.

”Assurda, assurda, semplicemente assurda questa richiesta di pena a sette anni e quattro mesi”. Raffaele Lombardo lo ripete per tre volte. Fuori dall’aula della Corte di Appello di Catania è circondato dai suoi legali ha appena ascoltato la richiesta di pena avanzata dalla Procura generale di Catania nel processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. ”Da undici anni aspetto di sapere quali affari, quali appalti, concessioni o autorizzazioni io avrei dato a questi signori”, dice in una intervista all’Adnkronos. ”Gli ho fatto danno, prima e dopo le elezioni regionali del 2008, nessuno ha votato per me perché hanno votato per altri- dice Lombardo- Il reato di concorso esterno non è che non esiste ma voglio capire chi lo ha fatto. Dovrebbero solo dirci se sono lo pseudonimo di qualcun altro, se hanno scambiato persona se mi hanno scambiato per un altro”. E sulla richiesta di pena aggiunge: ”inventato il reato, inventato l’appoggio, inventati i favori e l’accusa e di conseguenza anche la pena…”.