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Mafia: processo Agostino. L’avv. Repici, “a Scotto delega settori deviati”

Mafia: processo Agostino. L’avv. Repici, “a Scotto delega settori deviati”

10 Giugno 2021

I boss di mafia Gaetano Scotto e Nino Madonia “hanno ideato, progettato ed eseguito l’omicidio di Nino Agostino e Ida Castelluccio. In particolare Gaetano Scotto perché, oltre a essere uomo d’onore, era delegato da Cosa nostra a intrattenere le relazioni tra la stessa organizzazione e apparati deviati dello Stato. Questa rete relazionale è nata ben prima del 1989 ed è il risultato di una convergenza di interessi tra il mandamento mafioso di Resuttana, guidato da Madonia, gli apparati deviati della polizia di Stato, del Sisde e di esponenti neofascisti quali Pierluigi Concutelli e Alberto Volo”. Lo ha detto l’avvocato di parte civile, Fabio Repici in apertura del dibattimento al processo ordinario per il duplice omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi a colpi di pistola il 5 agosto 1989. Imputati, dinanzi alla Corte di assise presieduta da Sergio Gulotta e Monica Sammartino giudice a latere, il boss Gaetano Scotto, accusato di duplice omicidio aggravato e Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento. Il boss Nino Madonia è stato condannato all’ergastolo con il rito abbreviato lo scorso 19 marzo.

La partecipazione del poliziotto Agostino ad attività extraordinem – ha aggiunto Repici – riguarda sia la ricerca di latitanti sia quando Alberto Volo era un testimone che rendeva dichiarazioni al dottore Falcone il quale aveva incaricato lo stesso Agostino di svolgere nei suoi confronti una attività di tutela. Volo infatti era uno snodo di dichiarazioni che riguardavano il territorio di Resuttana, in cui formalmente ricadeva il commissariato San Lorenzo (dove prestava servizio Agostino)”. La parte civile, inoltre, intende dimostrare che “il poliziotto Nino Agostino aveva percepito il rischio e il pericolo di essere ucciso a causa delle attività”. La Corte si è riservata e rinviato il processo al prossimo 9 luglio per lo scioglimento della richieste avanzate, in merito in particolare alle liste dei testimoni sollecitati dalle parti.

FONTI DI PROVA E LISTE DI TESTIMONI.

Il giudice ha dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno proceduto a illustrare le fonti di prova e le liste dei testimoni su cui la Corte scioglierà la riserva nella prossima udienza. L’accusa ha aggiunto: “Intendiamo dimostrare che Antonino Madonia, giudicato per lo stesso reato in altro procedimento era il capo mandamento di Resuttana all’epoca dei fatti e che l’omicidio si inserisce in una catena delittuosa avvenuta tra il 1989 e il 1990 che comprende anche gli omicidi di Piazza, Genova e Palazzolo”. Per quanto riguarda l’altro imputato, Francesco Paolo Rizzuto, l’accusa intende dimostrare che “dopo essere uscito a pescare con Nino Agostino, il giorno prima dell’omicidio, ha poi assistito all’esecuzione, salvo poi tacere per lungo tempo e riferire poi fatti non rispondenti al vero”.

Sono 118 i testi inseriti nella lista depositata dall’accusa. Tra le parti civili, l’avvocato Domenico Grassa, in rappresentanza di Libera, ha chiesto la deposizione di don Luigi Ciotti. Tra i testi richiesti dall’avvocato di parte civile Fabio Repici ci sono gli ex magistrati Alfredo Morvillo e Giuseppe Ayala, ma anche alti funzionari della polizia di Stato come Gianni Gennaro, Alessandro Pansa, Luigi De Sena e Luigi Savina, l’ex questore di Palermo Guido Longo e l’ex numero tre del Sisde Bruno Contrada. Tra i testimoni richiesti da Repici – oltre a una sfilza di collaboratori di giustizia, da Marino Mannoia a Giovanni Brusca; da Giovanna e Vito Galatolo a Vito Lo Forte – anche Pierluigi Concutelli, militante di Ordine Nuovo, i senatori Franco Corleone e Luciano Violante, Luana Orlando, moglie di Giovanni Aiello, l’ex poliziotto e ritenuto un killer al soldo di Cosa nostra e apparati deviati, detto Faccia da mostro; Antonino Aiello, fratello di “Faccia da mostro”, anche egli appartenente alla polizia di Stato, e diversi giornalisti come Salvatore Parlagreco, Felice Cavallaro, Enzo Mignosi, Giorgio Mulè, Attilio Bolzoni, Francesco La Licata e Saverio Lodato.

Fonte:http://www.stampalibera.it/2021/06/10/mafia-processo-agostino-lavv-repici-a-scotto-delega-settori-deviati/