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Mafia, omicidio Tocco, sciolto nell’acido dai Lo Piccolo

La polizia esegue ordini di custodia per i boss già in carcere
Strangolato e sciolto nell’acido nove anni fa per farne sparire le tracce. Per l’omicidio di Giampiero Tocco, scomparso nell’ottobre del 2000, la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile ha notificato ai noti mafiosi Salvatore Lo Piccolo, Sandro Lo Piccolo, e Damiano Mazzola, già detenuti per altri gravissimi reati, una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale è stato loro contestato il reato di sequestro di persona ed omicidio di Tocco. Giampiero Tocco era nato a Terrasini, in provincia di Palermo il 12 giugno del 1962 e è scomparso da quel comune, senza più dare notizia di sé, il 26 ottobre 2000. Il provvedimento, spiega un comunicato, deriva da una complessa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile anche a riscontro delle dichiarazioni rese dai più recenti collaboratori di giustizia, che ha permesso di ricostruire, nella sua interezza, la vicenda delittuosa. Dalle indagini è emerso che Tocco, prelevato dalla propria autovettura alla presenza della figlia minore, da falsi appartenenti alle forze dell’ordine che simulavano un controllo, venne condotto in una abitazione di Torretta ed interrogato in ordine all’omicidio, occorso poco tempo prima, di Giuseppe Di Maggio, figlio del boss di Cinisi Procopio Di Maggio. L’uomo venne poi strangolato ed infine sciolto nell’acido per farne sparire le tracce.
(Tratto da APCom)