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“Mafia. L’atto d’accusa dei giudici di Palermo” mercoledì 21 luglio, presso la Casa della Memoria e della Storia a Roma

EDITORI RIUNITI

è lieta di invitarla

alla presentazione di

“MAFIA. L’ATTO D’ACCUSA DEI GIUDICI DI PALERMO”


L’evento giudiziario, politico, istituzionale, che ha cambiato i rapporti di potere del nostro Paese.

Roma, mercoledì 21 luglio, alle ore 17.30, presso la Casa della Memoria e della Storia in via di San Francesco di Sales, 5


Presenteranno il libro:

Giovanni Salvi, sostituto procuratore generale presso la corte di Cassazione

e Lirio Abbate, giornalista de L’Espresso

Diciotto anni dopo la strage di via d’Amelio, le statue di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone dell’artista Tommaso Domina, installate in via Libertà, nel cuore di Palermo, sono sopravvissute appena poche ore, dopo essere state esposte per la prima volta in occasione della commemorazione della strage di Capaci. Indecentemente, qualcuno le ha distrutte. E la Palermo che vuole la verità e una libertà che vada oltre il nome di una strada, si è giustamente ribellata. Perchè non si dimentichi il contributo di quegli uomini.  Perchè non si dimentichi la storia.

Iniziava il 10 febbraio 1986, nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, il processo penale che più ha stravolto gli equilibri tra legalità e malaffare interni al nostro paese, portando alla luce e colpendo in maniera inedita l’apparato di Cosa Nostra.

“Mafia. L’atto d’accusa dei giudici di Palermo”, in quasi 500 pagine, raccoglie un’ampia selezione dell’ordinanza con la quale, nel 1984, vennero rinviati a giudizio 707 presunti mafiosi, dando il via a quel maxiprocesso che, oltre le sue stesse conseguenze, cambiò in maniera radicale il rapporto tra politica e magistratura, dando prova della prima grande reazione dello Stato alla criminalità organizzata.

Una raccolta di documenti che consente di avvicinarsi a quello che è forse stato il più importante evento giudiziario, istituzionale e politico della storia italiana, utile per comprendere il feroce funzionamento di un sistema criminoso complesso quanto quello di Cosa Nostra a partire dagli anni Settanta, e allo stesso tempo di studiare il meticoloso metodo di indagine del pool antimafia.

Dopo la prima pubblicazione del 1986, questa ristampa di Editori Riuniti vuole essere sia un richiamo che un monito per la classe politica e le istituzioni di oggi, e uno strumento per rispolverare una delle pagine più significative di un Paese capace e bisognoso contemporaneamente di trovare e ritrovare nel senso dello Stato il suo punto di riferimento.

Dal Generale Dalla Chiesa ai traffici di eroina, dalla Costituzione al ’68. “Mafia. L’atto d’accusa dei giudici di Palermo” è una lettura che spiegando il passato getta le basi per interpretare il futuro, a partire da Tagentopoli fino ai giorni nostri. In un’ottica che, sebbene siano passati 24 anni, risulta oggi incredibilmente più attuale che mai.
Un libro dedicato alle nuove generazioni affinché il coraggio di Falcone e Borsellino costituisca per loro, che non li hanno conosciuti, uno slancio vitale.


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