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Mafia in provincia di Latina e nel Lazio: le responsabilità dei politici. Anche di quelli che oggi si mettono in vetrina per apparire paladini della lotta alle mafie

FONDI: QUANTA IPOCRISIA!!! LE RESPONSABILITA’ POLITICHE

Quanto imbarazzo l’altro ieri a Fondi a stare sul palco anche con chi è noi riteniamo responsabile della situazione in cui ci troviamo ora.

Quanta ipocrisia!

Oggi tutti vogliono salire su un palco, mettersi in vetrina, dire la loro, recitare una pur piccola parte in uno psicodramma che sta travolgendo un’intera comunità.

Si avvicinano le elezioni regionali ed ognuno ha paura di sparire!…

La mafia!

Ma chi ne fa parte, direttamente od indirettamente?

Ma chi, quando noi gridavamo e chiedevamo l’intervento di parlamentari ed esponenti di partito per affrontare il problema di una Procura della Repubblica che non fa niente sul piano della lotta alle mafie, di una Guardia di Finanza che non fa indagini sulla provenienza dei capitali sporchi; quando noi chiedevamo una mobilitazione degli apparati dei partiti, una sensibilizzazione delle loro basi, una loro denuncia continua e forte della presenza mafiosa in provincia di Latina e delle collusioni delle mafie con pezzi della politica e delle istituzioni; ha risposto al nostro appello???

Chi???

Tutti facevano finta di non vedere e di non sentire.

Ed alcune di quelle persone stavano sul palco a Fondi, con nostro grande imbarazzo, paladini anch’essi della battaglia, hanno detto, alle mafie.

Al fianco nostro e di Ignazio Cutrò, che rischia la vita minuto dopo minuto, insieme alla sua famiglia. Al fianco nostro e di Maria Rosaria Ingenito, che si sta giocando una carriera per combattere a difesa della legalità e dello Stato di diritto! Al fianco di un’ombra che abbiamo avuto sempre davanti ai nostri occhi: quella del Capitano Fedele Conti che ha immolato la sua giovane vita a Fondi per non tradire il giuramento di fedeltà ai suoi principi e ad uno Stato non piegato agli interessi della mafia!!!

Quanta ipocrisia!

Durante una recente festa “democratica” a Terracina si è voluto parlare di presenza mafiosa in provincia di Latina.

Già è stato molto in verità… perché in altre città nemmeno se ne vuole parlare!

Terracina è invasa dalle mafie e c’è un filo che la lega a Fondi, Formia, San Felice Circeo, Sabaudia (al riguardo stiamo preparando un dossier, come nel caso di Civitavecchia e di Formia, da passare a chi di dovere).

Sapete come si è parlato di mafia in quella festa? Raccontando le solite storie, le solite analisi, generiche, senza riferimenti specifici alla situazione locale, alle realtà del territorio. Non si è parlato dell’invasione di ditte di Casal di Principe e dintorni e dell’espulsione di quelle locali, delle sospette connivenze di esponenti politici, di varianti urbanistiche con cambi di destinazione d’uso, di compravendite di alberghi, esercizi commerciali, immobili da parte di gente sospetta sulla quale bisognerebbe indagare e non si indaga, di una Guardia di Finanza smobilitata e inerte quasi sul piano delle indagini patrimoniali, come nel resto della provincia.
Non hanno voluto la nostra presenza, perché noi “spariamo nel mucchio”, facciamo nome e cognome, non raccontiamo la… storia delle mafie ma additiamo i mafiosi, uno per uno.

Siamo scomodi perché parliamo dei fatti, singoli, specifici, delle responsabilità, dirette od indirette, di ognuno, nessuno escluso.

Siamo scomodi perché facciamo vera antimafia, quella dell’indagine, dell’inchiesta e della DENUNCIA.

Se le mafie sono diventate padrone di pezzi importanti della nostra regione, dall’economia, alla politica, alle istituzioni, alla cultura (quel che è più grave!), la responsabilità, politica ovviamente, è anche di molti di coloro che, con i partiti, stavano con noi sul palco a Fondi. Non si autoassolvano!!!

Stiamo per riaccendere i riflettori su Terracina, dove, come a Fondi, sembra vigere il sistema di nun vedu, nun sentu, nun sacciu.

Prima che scoppi il bubbone come a Fondi, chi veramente vuole impegnarsi sul piano del contrasto della criminalità e dell’illegalità, intanto si rigeneri al suo interno e, poi, cominci a guardarsi seriamente intorno, fotografi la realtà che lo circonda, la analizzi bene in tutti gli aspetti e, alla fine, se ci sono aspetti sospetti su qualsiasi piano, la denunci, facendo nomi e cognomi alle forze dell’ordine ed alla magistratura. A Terracina ci sono una brava dirigente di Commissariato ed alcuni ufficiali e sottufficiali dei Carabinieri altrettanto bravi.

Se non si vuole fare questo, noi siamo sempre a disposizione di chi vuole fare le cose.

Ma quelle serie, non i soliti bla bla…