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Mafia a Tarquinia e nel virerbese?

4 maggio 2007

COMUNICATO STAMPA

La Commissione Parlamentare Antimafia ha recentemente elaborato ed approvato un Codice di autoregolamentazione, sottoscritto da tutti i partiti, con il quale questi si impegnano a non inserire nelle liste dei candidati alle elezioni amministrative persone che abbiano ricevuto “ avvisi di garanzia “per gravi reati penali. Si tratta di un primo, importante passo in direzione di quella “bonifica” della vita pubblica auspicata dalla stragrande maggioranza dei cittadini del nostro Paese, ”bonifica” che, se non attuata in tempi rapidi ed in maniera seria ed approfondita, accentuerà sempre più il preoccupante distacco, in atto da anni, fra Paese legale e Paese reale.

Dalle prime notizie pervenute a questa Associazione, però, sembra che tale Codice di autoregolamentazione, almeno in alcune aree geografiche ed in alcuni Comuni della nostra Regione, sia stato preso finora in scarsa considerazione.

Il fine e lo spirito di tale documento-che, per renderlo efficace, si auspica che venga tradotto in legge dello Stato- sono quelli di escludere dalla competizione tutti quei soggetti che si siano resi non solo protagonisti di gravi reati penali -come associazione a delinquere, estorsione, usura ecc. – ma anche-e soprattutto-che siano “sospettati” di collegamenti, diretti od indiretti, con organizzazioni mafiose.

Solo in tal modo, infatti, si potrà cominciare a contrastare seriamente il processo di “occupazione”delle istituzioni messo in atto dalle organizzazioni criminali anche nel Lazio, come già è venuto alla luce a Nettuno, il cui Consiglio comunale, com’è noto, è stato sciolto per infiltrazioni mafiose..

E’ questa la causa delle forti preoccupazioni nutrite da questa Associazione Regionale, soprattutto per quanto riguarda alcuni comuni a nord ed a sud della Capitale, come Tarquinia, Civitavecchia, Ardea, Latina, SS. Cosma e Damiano ecc, sottoposti, com’è noto, a forti pressioni da parte di soggetti ed organizzazioni legati alla criminalità organizzata.

La scrivente Associazione Regionale ha già più volte richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica e degli organismi investigativi e giudiziari sulla preoccupante situazione esistente nell’area Civitavecchia-Santa Marinella-Tolfa e zone contigue, dove alcune “presenze” ed operazioni “sospette” destano notevoli preoccupazioni, soprattutto in vista di significativi, imminenti investimenti che saranno realizzati per importanti opere pubbliche e private.

Da alcune, per ora, sommarie informazioni raccolte nelle aree vicine a quella indicata – informazioni che daranno inizio ad approfondimenti che saranno avviati nelle prossime settimane -sembra che anche il territorio della vicina Tarquinia sia stato fortemente attenzionato da soggetti legati ad organizzazioni mafiose.

Questa Associazione Regionale, al fine di fugare tali preoccupazioni, invita il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, quelli delle altre forze dell’ordine, il Procuratore della Repubblica ed il Prefetto della provincia di Viterbo ad avviare immediatamente un’approfondita indagine su tutte le movimentazioni finanziarie, oltreché sulle operazioni immobiliari ed urbanistiche, in atto o in programma a Tarquinia, soprattutto nei settori dell’edilizia, del commercio e delle strutture turistico-ricettive.

IL SEGRETARIO REGIONALE
Dr. Elvio Di Cesare