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Mafia, 33 arresti nel Palermitano. I boss: “Dobbiamo prenderci il paese”

Il Fatto Quotidiano, Martedì 31 Maggio 2016

Mafia, 33 arresti nel Palermitano. I boss: “Dobbiamo prenderci il paese”

Le indagini hanno consentito di delineare gli interessi di Cosa nostra nella zona orientale della provincia: colpiti i mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde. Nel 2012, i clan hanno incendiato l’auto del sindaco di Cerda, costringendolo alle dimissioni

di F. Q.

Ci dobbiamo prendere il paese nelle mani“. Così i boss di Cosa Nostra, intercettati dai carabinieri, commentavano l’incendio dell’auto del sindaco di Cerda, poi costretto alle dimissioni. Una vasta operazione antimafia è in corso nel Palermitano: i carabinieri hanno eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare, 24 in carcere e nove ai domiciliari. Al centro degli arresti, i mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde, rispettivamente controllati dai boss Diego Rinella e Francesco Bonomo: l’operazione ha portato alla luce una serie diintimidazioni a imprenditori e politici. I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Palermo, Fabrizio Molinari, su richiesta del procuratore Francesco Lo Voi, ipotizzano a vario titolo i reati diassociazione mafiosaestorsione, furto, rapina, illecita detenzione di armi, intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dall’agevolazione del sodalizio mafioso.

Le indagini hanno consentito di delineare gli interessi di Cosa nostra nella zona orientale della provincia di Palermo – a partire da Bagheria sino ad arrivare ai confini delle province di Catania e Messina – e di ricostruire in maniera dettagliata i nuovi organigrammi dei due storici mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde.

In particolare è stato documentato il ruolo di vertice ricoperto per il mandamento di Trabiada Diego Rinella, affiancato da Michele Modica, capo famiglia di Trabia, nella gestione operativa delle attività illecite e nei rapporti con le famiglie mafiose di Cerda,Caccamo eTermini Imerese. Per il mandamento di San Mauro Castelverde da Francesco Bonomo, che poteva contare su diversi affiliati per il trasporto di pizzini e messaggi a reggenti e sodali delle famiglie di San Mauro Castelverde, Polizzi Generosa e Lascari. Nell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro. La misura patrimoniale ha riguardato beni intestati ai familiari dei capi mandamento Francesco Bonomo e Diego Rinella.

Quattro anni fa i padrini riuscirono a far dimettere il sindaco di Cerda, Andrea Mendola, che non si era voluto piegare alle mire dei clan. Dopo l’incendio delle auto, avvenuto il 30 ottobre 2012, Mendola chiese aiuto e poi presentò le dimissioni denunciando di “essere stato lasciato solo”. Le indagini della Procura di Palermo e dei carabinieri hanno confermato che dietro a quella pesante intimidazione c’era la mano di Cosa nostra. Ma di incendieintimidazioni sono stati vittime anche imprenditori che si erano aggiudicati appalti o che volevano avviare nuove attività economiche di rilievo nell’area.