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Ma lo Stato ha o no il controllo del territorio del sud pontino? Un caso emblematico che riguarda Sperlonga. Nessuno sapeva niente e nessuno ne parlava.

Il problema è delicato e complesso e, proprio per questa ragione, non può essere affrontato pubblicamente e con quattro righe.
Va affrontato e risolto nelle sedi opportune, al centro.
Con la delicatezza e la riservatezza che ogni singolo caso richiede.
Non possiamo esimerci dal dovere, però, di porlo sul tappeto, con la certezza (o quanto meno la speranza) che chi deve affrontarlo  e risolvere comprenda il messaggio e non ci costringa ad esporlo pubblicamente.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo fino alla noia.
Noi abbiamo senso dello Stato e ci teniamo  a salvaguardare l’immagine ed il prestigio delle Istituzioni. E ci dispiace vederci sempre costretti a fare denunce pubbliche che finiscono sempre per danneggiare quell’immagine.

Non vogliamo creare problemi ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i quali non hanno alcuna responsabilità  per la loro brevissima permanenza  in una sede.
I problemi  che noi  poniamo sul tavolo e che sono finalizzati tutti solamente  a migliorare la qualità dell’impianto investigativo sono annosi e si sono incancreniti nei decenni.
Ma non è più accettabile il fatto che, mentre gli Ufficiali vengono trasferiti ogni due-tre anni, i marescialli, che, rappresentano l’ossatura di quell’impianto, vengono lasciati nello spesso posto per 20-30 anni.
E’ inevitabile che anche la persona più onesta di questo mondo corra il rischio di subire condizionamenti dopo che in tanti  decenni ha stretto rapporti amicali e qualche volta anche parentali con la comunità del comune o dei comuni dove presta servizio.
Vanno spostati anch’essi dopo 5-6 anni.
Da alcune esperienze  da noi maturate ci siamo accorti che in qualche area della provincia di Latina il controllo del territorio è fortemente carente.
Abbiamo individuato –citiamo solo un esempio per dare la possibilità  di capire di cosa stiamo parlando- una situazione sospetta a Sperlonga di una lottizzazione ad opera di  soggetti campani dai nomi  altisonanti e quando l’abbiamo segnalata a chi di dovere a Roma ci siamo accorti che eravamo stati gli unici.
Allora è inutile fare convegni, commemorazioni, fiaccolate ed altre cose del genere, quando sul territorio lo Stato non esiste e le mafie possono tranquillamente continuare a fare i loro comodi perché  nessuno le contrasta come si dovrebbe.
Intelligenti pauca.
Vogliamo risparmiarci i dispiacere di andare oltre.