Ma come si fa a non piangere quando leggi notizie del genere ? e come fai a restare indifferente e a non farti montare il sangue al cervello per la rabbia ? Orrore.Dobbiamo tutti considerarci degli assassini per non aver fatto niente o abbastanza per evitare queste stragi di migliaia ,decine di migliaia ,di creature innocenti.Quanta cattiveria! Quanta disumanità in questa società che non ha ormai più nulla di umano !.Chi è credente –e chi scriver lo é e non si vergogna di dirlo – si inginocchi davanti a questa foto e faccia una preghiera per quest’anima innocente e la raccomandi a Dio perché l’ accolga,dopo tante sofferenze,nelle sue braccia.Chi non lo é si raccolga e pensi se non siamo tutti responsabili di questi orrendi delitti.Una riflessione profonda,un pensiero doloroso sulle responsabilità che ognuno di noi ha per non aver fatto e non fare niente per questa strage senza fine.Un pensiero affettuoso di vicinanza e di condivisione per quei poveri papà e mamma che si sono visti strappare questa creatura meravigliosa.Una domenica di dolore per tutti coloro che hanno ancora un qualcosa di umano.
Terra dei Fuochi, è morto Checco: il bimbo che il Papa volle incontrare
“Un altro lutto in Campania: a Battipaglia Francesco, detto Checco, di soli 4 anni, non ce l’ha fatta. A nulla è servita la sua voglia di vivere, nè la benedizione di Papa Francesco avvenuta appena mercoledì scorso a Roma. Tutto è stato inutile ed un’altra giovane vita è stata spezzata”, scrive in una nota l’associazione Noi genitori di tutti. “Abbiamo il cuore a pezzi, le gambe stanche, le mani vuote! I nostri figli muoiono mentre i veri mostri vivono in ricchezza; una ricchezza acquisita illecitamente avvelenando la nostra terra. La ricchezza più bella, invece, a noi mamme, l’hanno strappata dalle nostre braccia. Di fronte ad un numero sempre crescente di bambini ammalati di cancro provenienti anche da quelle zone ci chiediamo: i confini della Terra dei Fuochi sono davvero limitati a quell’1% della Campania? L’unica risposta – conclude la nota – è il silenzio dello Stato”.