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Lotta al racket, forze dell’ordine e associazioni da sole non bastano: serve il coraggio degli imprenditori

È imprescindibile anche una crescita culturale ed economica della società.

Di Giuseppe Condorelli* 11 gen 2023

Con la consapevolezza e la sensibilità civica di sempre, ho partecipato all’incontro con il commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò, che ha visto la partecipazione del procuratore capo Carmelo Zuccaro, dei massimi rappresentanti locali delle Forze dell’ordine, delle associazioni antiracket della provincia e dei massimi esponenti delle associazioni datoriali provinciali e delle organizzazioni sindacali.

L’incontro di ieri è stato molto costruttivo, perché, ancora una volta, ha acceso i riflettori sul grave fenomeno estorsivo e dell’usura che non manifesta alcun segnale di arretramento, anzi continua a crescere.

Durante l’incontro, ho fortemente apprezzato la proposta avanzata dall’avv. Enzo Guarnera (presidente dell’Associazione Antimafia e Legalità) che ha lanciato l’idea di coordinare e unire tutte le azioni promosse dalle varie associazioni locali al fine di combattere questo fenomeno crescente del racket e usura.

All’attività di supporto delle varie associazioni, è indispensabile il coraggio degli imprenditori affinché denuncino eventuali tentativi estorsivi. Purtroppo, il più delle volte, l’imprenditore che subisce il tentativo estorsivo, non denuncia per paura o per quel senso di sfiducia nei tempi della giustizia italiana. A tal proposito, ho apprezzato moltissimo l’autocritica del procuratore Zuccaro che ha messo in evidenza come talvolta la lungaggine delle attività istruttorie e la lentezza nell’emettere le ordinanze delle misure cautelari scoraggi gli imprenditori a sporgere le relative denunce.

Ma una cosa è certa: per sconfiggere queste maledette piaghe sociali quali sono racket e usura, occorre fare squadra tra le forze produttive e commerciali locali, le associazioni antiracket, le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie, ma è imprescindibile una crescita culturale ed economica della società.

È evidente che in una città in cui si registrano importanti sacche di disoccupazione, un lampante stato di degrado ambientale, una palpabile crisi economica e la mancanza di una programmazione politica futura di governo, la criminalità organizzata troverà terreno fertile per il reclutamento di nuova manovalanza dedita alle attività illegali.

Fonte:https://www.lasicilia.it/editoriali/news/lotta-al-racket-forze-dell-ordine-e-associazioni-da-sole-non-bastano-serve-il-coraggio-degli-imprenditori-2072053/