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L’Osservatorio comunale contro la criminalità a Formia carica ognuno dei componenti di grossissime responsabilità morali e non solo

CON L’APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DELL’OSSERVATORIO COMUNALE CONTRO LA CRIMINALITA’ DA PARTE DEL COMUNE DI FORMIA CI SONO ORA LE CONDIZIONI PERCHE’ QUELL’ENTE SI AVVII SULLA STRADA CHE CONSENTE LA SUA TRASFORMAZIONE IN UNA CASA DI VETRO
Nella bozza di Regolamento che aveva proposto l’Associazione Caponnetto, fra i membri dell’Osservatorio Comunale contro la criminalità presso il Comune di Formia c’erano i Magistrati della DDA e della Procura della Repubblica, oltre ai rappresentanti provinciali delle Forze dell’ordine.
Per noi quella presenza era essenziale, considerato l’altissimo livello di inquinamento mafioso esistente sui territori e la necessità, quindi, di creare sistemi sinergici e strumenti di collaborazione stretta fra organismi inquirenti dello Stato e della società.
Non è stato possibile perché – sembra -… a Latina qualcuno lo avrebbe… sconsigliato.
Comunque nel Regolamento approvato è prevista la possibilità di farli partecipare alle riunioni dell’Osservatorio, pur senza diritto di voto.
Meglio di niente.
C’è un articolo, però, che riempie ogni lacuna e che fa onore, obiettivamente, a questa Amministrazione, inserito, su richiesta sempre dell’Associazione Caponnetto: il 12, che sancisce il diritto dei membri dell’Osservatorio all’accesso a TUTTI gli atti dell’Amministrazione medesima.
TUTTI, dall’anagrafe agli appalti, nessuno escluso.
Questo mette ogni membro nelle condizioni di poter controllare tutto ciò che fa il Comune di Formia e verificare se ogni cosa sia fatta o meno nel pieno rispetto delle leggi e delle regole di una buona amministrazione.
Questo ci carica di responsabilità notevoli perché da oggi in avanti dipende dalle capacità e dall’onestà intellettuale dei singoli componenti dell’Osservatorio se le cose a Formia andranno bene o male e se si riuscirà ad uscire da quel clima nebuloso del quale si è parlato nel recente passato e sul quale sta indagando la Magistratura.
Una grossissima responsabilità, questa, che obbliga ogni singolo partecipante a designare soggetti capaci e responsabili.