Atto CameraInterrogazione a risposta in commissione 5-11765presentato da
IANNUZZI Cristiantesto di
Giovedì 6 luglio 2017, seduta n. 828CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
la crisi idrica in atto nel Basso Lazio sta cagionando notevoli disagi alla popolazione, che, vessata da disservizi sistematici, lamenta l’imprecisa comunicazione da parte del gestore circa gli orari di interruzione e riduzione del flusso idrico, non conforme alle indicazioni fornite;
in sostanza, mentre pare accertata la totale mancanza di flusso nelle ore notturne, i residenti temono che l’assenza di acqua perduri anche durante il giorno e si verifichi da un momento all’altro, tanto da necessitare di autobotti e personale della protezione civile per fronteggiare l’emergenza;
la presenza delle autobotti allevia solo in minima parte i disagi sostenuti dai residenti: infatti, le ore in cui viene garantito il flusso idrico minimo sono di gran lunga inferiori a quelle in cui il servizio viene sospeso;
forti perplessità sono nutrite in merito all’approvvigionamento idrico via mare, in considerazione del fatto che il flusso sarebbe indotto nelle condotte già interessate da una forte dispersione pari a circa il 70 per cento, nonché a causa dell’incertezza che aleggia in merito ai tempi dell’installazione dei dissalatori;
la situazione, inoltre, rischia di aggravarsi ulteriormente con l’imminenza della stagione estiva, ove, tra la siccità in corso e l’incremento della popolazione, le criticità sono destinate ad acuirsi esponenzialmente;
la crisi idrica che ha colpito Formia, Gaeta, Minturno e gli altri comuni del Golfo, deve essere valutata anche attraverso la quantificazione dei fondi pubblici concessi dalla regione Lazio ed il loro reale utilizzo;
la recente approvazione del bilancio di Acqualatina spa, gestore del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale n. 4-Lazio Meridionale e società mista a prevalente capitale pubblico (51 per cento detenuto dai comuni dell’ATO4), ha ingenerato numerose polemiche, in primis con i comuni di Formia, Minturno e Nettuno che hanno votato contro in sede assembleare, in segno di protesta per gli scarsi interventi del gestore nel fronteggiare la crisi idrica che da settimane sta interessando il territorio del Basso Lazio;
per i comuni presenti che si sono pronunciati a favore del bilancio, peserebbe la presunta destinazione vincolata degli utili, di cui circa il 30 per cento dei 18 milioni di euro di attivo sarebbe da destinarsi ad investimenti mirati per fronteggiare la crisi idrica, ed una medesima percentuale da investire in un fondo di solidarietà per tutelare le fasce deboli; tuttavia, ciò non apporterebbe, in concreto, alcun impatto risolutivo dell’attuale situazione –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti in premessa;
quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di ovviare ai gravi disservizi e alla condizione di emergenza che si sta verificando nel Basso Lazio, garantendo un effettivo diritto di accesso all’acqua;
se e quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda assumere per un monitoraggio degli investimenti volti a rendere più efficiente la gestione delle risorse idriche sul territorio nazionale, con particolare riguardo al Basso Lazio, e a garantire il recupero delle perdite fisiche di acqua;
se si intendano assumere iniziative normative per favorire la ripubblicizzazione del servizio idrico nel rispetto dovuto dal legislatore al responso referendario del 2011. (5-11765)