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L’operazione antidroga della Guardia di Finanza di Cassino che vede coinvolti anche soggetti pontini sospettati di collegamenti con i Casalesi. Ma nel traffico di droga si parla anche di un filone pugliese

IL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN PROVINCIA DI LATINA NON E’ UNA NOVITA’. ESSO RIENTRA FRA LE TANTE ATTIVITA’ DI CLAN E ‘NDRINE DELLA CAMORRA E DELLA ‘NDRANGHETA E SI PARLA ANCHE DI UN FILONE CHE PROVERREBBE DALLA PUGLIA

Ci sarebbe anche un collegamento con la Puglia in cui giocherebbe un ruolo importante una persona di sesso femminile che agirebbe sul tratto Bari-Fondi.

Voci, solo voci, da noi non controllate.

Come quelle che riguarderebbero sbarchi notturni sul litorale Sperlonga-Fondi.

L’operazione della Guardia di Finanza di Cassino (non finiremo mai di ringraziare il Col. Salato ed i suoi uomini per quello che stanno facendo in provincia di Frosinone e non solo) che ha portato all’individuazione di 23 soggetti, di cui parecchi pontini, sospettati di collegamento con i Casalesi e responsabili di tali traffici nell’area del Cassinate e del Golfo di Gaeta, non ci ha meravigliato più di tanto.

E’ chiaro che in una zona in cui la mafie sono profondamente radicate, queste esercitino tutte le attività, tradizionali o nuove, che producono business.

Il problema resta quello dell’individuazione del terminale -o dei terminali- di tali traffici sul territorio pontino.

Ed ancora una volta, secondo voci anche queste da controllare, oltre a quella del Golfo, anche l’area Fondi-Sperlonga-Terracina sarebbe fortemente interessata da tali traffici.

Sbagliamo?