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L’onorevole Raffaele Trano e la mafia nel sud pontino. Una sua interrogazione

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02679

presentato da

TRANO Raffaele

testo di

Venerdì 5 aprile 2019, seduta n. 157

TRANO. — Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

da anni si assiste in tutta la zona dell’estremo Sud Pontino (Formia, Fondi, Gaeta Itri, Sperlonga, Minturno e dintorni) alla penetrazione nel tessuto imprenditoriale e commerciale di pericolosi clan criminali come emerge da episodi di cronaca, interrogazioni parlamentari, relazioni semestrali di Dia ed antimafia;

l’attività di contrasto, ad avviso dell’interrogante, è ancora molto indietro nell’individuazione di patrimoni e relativi prestanome;

ultimamente sono aumentati i casi di corruttela politico-amministrativa nei comuni più popolosi del Basso Lazio, in cui si intravedono ipotesi di penetrazione di infiltrazioni della criminalità organizzata, oltre che nei settori dell’edilizia, anche negli appalti pubblici;

il comune di Sperlonga, guidato da un sindaco plurinquisito e già sospeso tre volte, è assurto agli onori della cronaca nazionale per il sequestro operato dai carabinieri della nuova ala del polo scolastico denominato Sottotenente Alfredo Aspri di Sperlonga (LT) a cui nella stessa giornata è seguito quello della palestra del liceo scientifico Enrico Fermi di Gaeta (LT), tuttora non in uso;

l’amministrazione comunale di Sperlonga si era schierata inizialmente a favore del dissequestro della scuola;

in seguito alle inchieste «Tiberio I» e «Tiberio Bis» i carabinieri, oltre a prevenire il pericolo di crollo sulla testa dei bambini, hanno effettuato una serie di accessi in vari comuni su appalti «lievitati» considerevolmente, ma l’unico comune ad aver preso provvedimenti nei confronti di ditte coinvolte in appalti pubblici è il comune di Formia;

è rimasta inevasa una richiesta dell’interrogante all’Anac di controllo degli appalti, Autorità che recentemente ha ritenuto inefficace il piano anticorruzione di Sperlonga;

altre presunte infiltrazioni malavitose si evidenziano negli articoli «Nuova Sperlonga, Welcome» pubblicato dal giornale «La Provincia» il 20 febbraio 2010 e «Marcianise e Dintorni» pubblicato dal giornale «Latina Editoriale oggi» il 17 luglio 2015, nella realizzazione del piano integrato. Il comune di Sperlonga ha chiesto di prendere parte nel processo «piano integrato», «costituendosi in giudizio quale parte offesa» a supporto dell’attività di Cusani e dunque contro le tesi della procura;

in più di un finanziamento risulta coinvolta la Banca Popolare di Fondi;

sono in corso diversi processi, a quanto consta all’interrogante, nessuno per associazione a delinquere di stampo mafioso;

vaste porzioni di territorio del comune di Fondi sono soggette ad interessi speculativi bloccati dalla contrastata istituzione del parco Monti Ausoni e lago di Fondi e più recentemente dal Tar;

in un’area attigua è sorta la tenuta Vento di Mare, agriturismo per il quale i carabinieri ipotizzano l’esercizio di attività commerciale;

con interrogazione n. 4/06102 del 2016, il senatore Giarrusso Mario Michele paventa in zona la presenza di clan camorristici e nello specifico del clan Gaglione-Moccia –:

se, considerato il gravissimo fenomeno delle infiltrazioni mafiose nella zona, siano state adottate iniziative per avviare o incrementare specifiche attività di controllo e prevenzione sul territorio, nonché se si intenda valutare la sussistenza dei presupposti per assumere iniziative, ai sensi degli articoli 141 e seguenti del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, presso i comuni di Sperlonga e Gaeta;

se non si ritenga di approfondire le proposte dell’Associazione Caponnetto circa la creazione di un unico distretto di polizia nel golfo di Gaeta dotato di una sezione della squadra mobile che unifichi le funzioni dei due commissariati attualmente esistenti per contrastare più efficacemente la criminalità organizzata.

(4-02679)