Luca Grossi 06 Giugno 2023
Nel corso dell’attuale legislatura il consigliere della Provincia Autonoma di Trento Alex Marini ha presentato diversi atti di sindacato ispettivo volti a chiedere l’istituzione di una commissione d’accesso per verificare le dinamiche di condizionamento da parte della criminalità organizzata sull’attività amministrativa e politica del comune di Lona Lases.
L’interrogazione, si legge non ha ancora ricevuto risposta. Come senza risposta è rimasta anche la richiesta inoltrata il 29 luglio 2022 all’allora Commissario del Governo Gianfranco Bernabei (oggi consigliere della sezione di controllo della Corte dei Conti del Trentino-Alto Adige su designazione del Consiglio provinciale di Trento) con cui si chiedeva di verificare l’impatto dei fatti posti in evidenza dall’inchiesta Perfido nello svolgimento dell’attività amministrativo-istituzionale nei Comuni di Albiano e Lona Lases”.
E poi ancora: l’11 ottobre 2022 si chiedeva nuovamente di nominare una commissione d’accesso nei comuni di Albiano e di Lona Lases per accertare eventuali fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso.
Ma la proposta, si legge sempre nell’interrogazione, non è stata nemmeno discussa dall’aula consiliare in quanto la maggioranza ha scelto di non esaminare il disegno di legge ad essa collegato.
L’elenco delle interrogazioni rimaste nel vuoto è lungo. Fatto sconcertante se si considera il contesto: Lona Lases è infatti un piccolo comune montano della Val di Cembra a 12 chilometri a Nord di Trento in cui ha preso piede il processo “Perfido” sulla presenza della ‘Ndrangheta in Trentino e che attualmente è ancora senza un sindaco anche dopo la quarta tornata elettorale. Secondo le ipotesi della Procura le ramificazioni delle cosche calabresi si sarebbero infiltrate nel settore del porfido per prenderne il controllo.
Il risultato elettorale del 21 maggio a Lona-Lases, con il mancato raggiungimento del quorum da parte della lista guidata da Pasquale Borgomeo, ha un significato chiaro: non è più possibile prescindere dall’inchiesta “Perfido”, scriveva in una nota il Coordinamento Lavoro Porfido.
Nell’interrogazione presentata da Alex Marini si richiedono accertamenti anche sul versante politico: di “comprendere le cause e i fattori sociali che hanno impedito e che impediscono ai cittadini di partecipare con metodo democratico alla vita pubblica della comunità locale di Lona Lases”; se sono state fatte delle valutazioni ex post in merito alle elezioni comunali del 21 maggio; di avviare delle investigazioni sulla gestione amministrativa di Lona Lases e di nominare una commissione d’accesso per verificare le dinamiche di condizionamento da parte della ‘Ndrangheta.
Il caso di Lona Lases, oltre che per la storia giudiziaria ad esso collegata, sembra destinato a far discutere ancora per molto tempo, soprattutto per i silenzi assordanti e la mancate iniziative volte ad arginare il malaffare nel settore dell’estrazione del porfido.
Tratto da: consiglio.provincia.tn.it
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