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L’Italia dei furbi e degli evasori… e dei fessi

Fisco, il 10% dei contribuenti paga il 51% delle imposte

Il 51 per cento dell’Irpef (quasi 70 miliardi di euro) è stata pagata nel 2006 dal dieci per cento dei contribuenti con i redditi più alti, mentre circa dieci milioni di italiani non hanno pagato per lo scarso reddito o per l’effetto di deduzioni e detrazioni. Nel complesso sono stati 30 milioni gli italiani che hanno pagato l’Irpef nel 2006, per un totale di quasi 137 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati relativi alle dichiarazioni 2007 (anno d’imposta 2006) diffusi dal dipartimento Finanze del ministero dell’Economia, dai quali si evince che quasi l’80 per cento del totale dei redditi Irpef proviene da lavoro dipendente e pensioni. Nel 2006, rispetto all’anno precedente, i redditi sono risultati in crescita del 5,7 per cento, per un importo complessivo medio di 18.324 euro. Il dato è aumentato su tutto il territorio nazionale, con un incremento minimo del 5,3 per cento al Centro e un incremento massimo del 6,5 per cento al Sud e nelle Isole, in cui si riscontra comunque un valore assoluto medio (14.626 euro) di circa il 20 per cento inferiore a quello nazionale. Per quanto riguarda il tipo di reddito dichiarato, il 78 per cento è da lavoro dipendente e pensione, il 5,5 sono redditi da partecipazione, il 5,1 di impresa e il 4,2 per cento da lavoro autonomo. Tra queste tipologie di reddito, il valore medio dei redditi da lavoro autonomo (36.388 euro) è il più elevato (circa il doppio del reddito complessivo medio), mentre i redditi medi da pensione (13.046 euro) risultano essere i più bassi.

Per quanto riguarda la distribuzione del reddito dichiarato, questo risulta inferiore a diecimila euro per il 35 per cento dei contribuenti; compreso tra diecimila e 40 mila euro per il 58,4 per cento dei contribuenti; superiore a 70 mila euro per il due per cento dei contribuenti; solo lo 0,9 per cento dei contribuenti dichiara un reddito superiore a 100 mila euro. Nel dettaglio, 294.145 italiani hanno dichiarato nel 2007 reddito zero, 24,260 da 175 a 200 mila euro. La fascia di reddito più ampia è stata quella da 15 a 17,5 mila euro, con oltre 3,6 milioni di italiani. Nel complesso, rileva il Mef, il numero di contribuenti in Italia sono stati 40.752.847, +10 mila rispetto all’anno precedente. Il numero più alto di contribuenti è stato riscontrato in Lombardia (circa sette milioni), seguita dal Lazio (3,7 mln), Veneto (3,5 mln), Emilia Romagna (3,3 mln), Campania (3,1 mln) e Sicilia (2,9 milioni). In coda, chiaramente per ragioni di numero degli abitanti, Basilicata (390 mila), Molise (226 mila) e Valle D’Aosta (98 mila).

Quanto all’Ires, l’imposta sul reddito delle società, dai dati risulta che i due terzi delle imprese presentano una dimensione medio-piccola o piccolissima, con un totale di componenti positivi del reddito ai fini Irap minore di 500 mila euro (solo l’1 per cento delle società supera i 50 milioni). La quota di società con imposta positiva ha raggiunto il 52,4 per cento del totale (circa 503 mila), con una crescita del 3,5 per cento rispetto al 2005. Tali società con reddito positivo sono localizzate principalmente al Nord, anche se la loro quota nel Sud e Isole sul totale nazionale è aumentata dell’1 per cento rispetto al 2005. Nel 2006 sono inoltre aumentate del 10,4 per cento le società che hanno aderito al consolidato, si tratta per lo più di grandi imprese. L’imposta netta dichiarata dalle singole società ammonta a circa 28 miliardi (l’imposta media ammonta a 56 mila euro, +11 per cento rispetto al 2005); i gruppi di società in utile, poco più di tremila unità, versano circa 17 miliardi d’imposta (l’imposta media è di 5,5 milioni di euro, +10 per cento rispetto al 2005).

La distribuzione dell’imposta è concentrata sulle imprese di dimensioni maggiori: lo 0,8 per cento delle società dichiara il 60 per cento dell’imposta. Per quanto riguarda il settore di attività economica, il contributo maggiore all’imposta netta deriva dalle imprese appartenenti ai settori dell’industria, del commercio e del credito e assicurazioni. Infine, circa 5,8 milioni di soggetti hanno presentato la dichiarazione Iva: i due terzi del totale di competenza è dichiarato dai contribuenti con volume d’affari superiore ai 5 milioni di euro. Il settore dei servizi, al quale fa capo il 73 per cento dei contribuenti Iva, rappresenta il 72 per cento dell’imposta dichiarata.
Francesco Cosentino
(Tratto da Il Velino)