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L’impianto di allarme non funziona, il testimone Cutrò: ”Dovrò incatenarmi per far rispettare un diritto?”

L’impianto di allarme non funziona, il testimone Cutrò: ”Dovrò incatenarmi per far rispettare un diritto?”

AMDuemila 07 Febbraio 2023

Torna a far sentire la propria voce il testimone di giustizia Ignazio Cutrò e annuncia di volersi nuovamente incatenare davanti la Prefettura per far sentire le proprie ragioni. Il problema? Apparentemente semplice: la mancata sostituzione delle batterie di alimentazione nell’impianto di allarme dell’abitazione di contrada San Leonardo a Bivona.
Si parla tanto di lotta alla mafia e protezione testimoni. E si dice denunciate. Poi si porta alla disperazione una famiglia per una spesa di 11 euro e 50 centesimi. È da quattro anni che comunico a prefettura e carabinieri, per fargli capire la disperazione e la necessità di cambiare la batteria dell’impianto di allarme collocato nel mio appartamento. Ogni volta che si verifica un calo di tensione o viene a mancare la luce, scatta l’allarme e la nostra serenità viene distrutta”. Quindi continua: “Non so più cosa fare. La batteria ho chiesto di cambiarla personalmente ma, essendo l’impianto proprietà dello Stato, senza le dovute autorizzazioni rischierei una denuncia per aver danneggiato una proprietà dello Stato”. E poi ancora: “A che gioco giochiamo? Dobbiamo arrivare al punto che uno, preso dalla disperazione, prende tutto e lo butta fuori dalla finestra. Cosa si deve fare per avere tutelati i propri diritti? Martedì prossimo scenderò e andrò ad incatenarmi davanti alla Prefettura finché non smontano tutto quello che c’è da smontare. Noi ci siamo affidati alle mani dello Stato. Abbiamo dato la nostra vita per questo Paese e per 11 euro e 50 centesimi siamo costretti ad elemosinare qualcosa che dovrebbe essere normale”.

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/261-cronaca/93794-l-impianto-di-allarme-non-funziona-il-testimone-cutro-dovro-incatenarmi-per-far-rispettare-un-diritto.html