Cerca

Lettera di un Testimone di Giustizia

A volte vorrei poter penetrare nelle coscienze dei potenti, di coloro che decidono per noi poveri sventurati, a volte vorrei poter fare breccia su quelle menti cosi raffinate che dall’alto del loro ruolo ci guardono con occhi indifferenti.
A volte vorrei che questi potenti stessero per un solo giorno nelle nostre vite, che vivessero le nostre angosce le nostre paure i nostri dolori.
Un tempo un magistrato disse che il tdg deve essere consapevole che per la scelta fatta perderà tutto e che la sua vita sarà completamente trasformata, ma colui che lo disse dimenticò di aggiungere che tale vita sarebbe stata un inferno, una pena continua una lenta agonia.
Chi è fuori dal sistema ci vede come dei coccolati o privilegiati, dei prediletti.
A volte ci paragonano a dei “pazzi” a gente squilibrata, ma noi siamo quei soggetti che con le nostre denunce abbiamo assicurato alla giustizia dei criminali, attendibili da testimoni nei processi e poi trasformati in dei “pazzi”.
Chi vive questa vita deve accettare tutto ciò che gli viene ordinato e che per ragioni di sicurezza non è possibile infrangere le regole, ma a volte troppo spesso per magia la sicurezza è discrezionale quasi ad intermittenza, il tutto rende ridicolo ogni atteggiamento e ciò che valeva in precedenza per magia viene cancellato da un silenzio.
Questo sistema protezione è una macchina farraginosa, un mostro che è un labirinto, un passaggio di carte che non tiene conto che ogni tdg è un essere vivente, che respira e che dovrebbe vivere.
Sono 20 anni che il sistema si interfaccia con i tdg, certo che oggi è cambiato tanto, vero, ma ancora non si riesce a comprendere perché i tdg non vengano trattati come essere umani ma come una pratica da espletare.
Vedere dal di fuori un tdg è cosa ben diversa dal capire cosa egli possa vivere in tale scelta di vita.
Siamo pochi, vero, ma forse troppi per un sistema ormai allo stremo.
La spendig rewie sta affondando la sua mannaia sul sistema protezione è i danni sono visibili a tutti, tanto che qualche voce dal sistema dice “non ci sono soldi” mq la risposta è lecita… “dove sono i soldi sequestrati alle mafie”???
E quelle frasi del neo pentito Setola che afferma di avere 35 milioni di euro occultati???
Io non chiedo di cambiare un sistema nato per essere cosi, chiedo solo a chi dovrebbe essere garante e responsabile delle nostre vite di essere più attento e capire che i tdg non sono pratiche ma uomini e donne che hanno fatto solo una giusta scelta di vita e che meritano rispetto.
Un Testimone di Giustizia