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Lettera aperta al Questore ed ai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della GdF

NON STAVA DI CERTO IN VILLEGGIATURA IL BOSS ARRESTATO A TERRACINA

Non è il primo, né sarà l’ultimo, ad essere arrestato a Terracina e dintorni.

Un’ulteriore prova di una presenza ormai radicata della camorra, che da tempo fa affari ed investe.

Un’ulteriore prova, inoltre, dell’esistenza in loco di fiancheggiatori che consentono ai camorristi di operare in provincia di Latina e nel Lazio.

Nemmeno un anno fa siamo stati insultati dal Sindaco di AN di Terracina perché avevamo… osato affermare che in quella città c’è la camorra.

Quel Sindaco ci sfidò a fare… nomi e cognomi.

Gli rispondemmo garbatamente che nomi e cognomi l’avrebbe dovuto fare lui all’Autorità Giudiziaria, dopo un’attenta azione di monitoraggio su tutte le compravendite immobiliari e le opere realizzate e da realizzare. E sugli esercizi commerciali.

Azione di monitoraggio che non sappiamo se il Sindaco in questione abbia o meno disposto tramite il Comando dei Vigili Urbani.

Glielo domandiamo pubblicamente, con la speranza che ci risponda in maniera precisa.

Noi sappiamo che a Terracina ci sono state molte compravendite immobiliari e parecchi passaggi di proprietà nel settore del commercio abbastanza “sospetti”.

I numerosi attentati incendiari di cui si sono occupati le cronache rappresentano, inoltre, segnali inquietanti della presenza di soggetti non di certo perbene.

Un Sindaco accorto ha il dovere, di fronte a una tale situazione, di accendere i riflettori, allertando le forze dell’ordine e, soprattutto, tutti i cittadini, che bisogna chiamare a collaborare.

In provincia di Latina non si usa fare così. Anzi, si dileggiano coloro che buttano l’allarme; li si sfida a fare… ”nomi e cognomi”, esponendoli a rischi di ogni genere, fisici e giudiziari; si nega l’evidenza.

Nessuno si domanda il perché di tali comportamenti.

Poniamo la domanda al Questore ed ai Colonnelli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che ora finalmente hanno cominciato a parlare di responsabilità della politica e di soggetti delle istituzioni.

Vorremmo ora che si cominciasse a scavare su questi versanti perché sicuramente ci sono collusioni fra mafie, politica ed istituzioni che vanno individuate e perseguite: Se veramente si vuole fare la lotta alle mafie.

Associazione “A. Caponnetto”