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Lettera aperta al PM di Latina Giuseppe Milano, magistrato con la schiena dritta e, perciò, vittima di attacchi vergognosi

 

Lettera aperta al Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina Dott. Miliano.

 

 

 

Pregiatissimo Dott. Miliano, immagino che ricevere solidarietà da un comune ed insignificante cittadino del comune di Fondi rispetto alle vicende che Vi hanno visto protagonista ultimamente, non sia una grande cosa e forse è proprio così. Vorrei però poter illuderLa ed illudermi almeno per un momento che non tutta la cittadinanza della nostra provincia e del mio comune resti passivamente indifferente rispetto alle vicende che quasi quotidianamente vedono politica e magistratura tristemente in declino e con loro tutta la società Pontina.

Mai avrei immaginato che si arrivasse a manifestare sotto un tribunale, contro dei giudici. Mai avrei immaginato che un noto, influente e potente Senatore della Repubblica potesse arrivare a minacciare un magistrato per un’inchiesta in corso, nelle sale di un tribunale.

Mai avrei immaginato che si potesse un giorno dire che “La legge è uguale per tutti i potenti”.

Poi, riflettendo bene su ciò che il nostro territorio Provinciale sta esprimendo negli ultimi anni, mi sono convinto che tutto può diventare possibile, basta analizzare le cose da un’altra prospettiva e tutto diventa chiaro. Tutto cambia aspetto.

Così la mente torna indietro di qualche mese ed arriva a ricordare il crudo discorso metaforico con cui un certo Presidente del TAR di Latina, dott. Bianchi,  salutava la nostra Provincia dopo essere stato promosso al TAR del Piemonte (in effetti era stato trasferito). Il dott. Bianchi fu chiarissimo: parlò della nostra Provincia come una bella isola sulla quale però c’erano molte “palme malate” e della sua volontà di aggredire quella strana malattia. Gli abitanti dell’isola però erano abituati a vivere, quasi intimoriti dai guardiani, all’ombra di quelle “palme malate”. Così, il dott. Bianchi pensò bene di rivolgersi ai guardiani graduati e alle persone che accudivano le palme ma proprio da loro venne ben presto tradito.

La strana malattia è l’illegalità diffusa nella nostra provincia e i guardiani sono alcuni rappresentanti istituzionali che negano l’evidenza.

Ricorda Dott. Miliano?

Ci fu un esposto al Consiglio di Stato da parte del Presidente della Provincia contro il Presidente del TAR. Secondo la stampa, il Presidente Cusani negò più volte la paternità di quel ricorso ma alla fine ammise di averlo scritto di proprio pugno.

Il Consiglio di Stato accertò che le accuse fossero infondate ed archiviò il caso.

Risultato: trasferimento del Dott. Bianchi ad altro TAR e Il Presidente della Provincia, sbugiardato dal Consiglio di Stato, libero da un Presidente del TAR che non voleva allinearsi.

Oggi per Lei credo stia accadendo più o meno la stessa cosa. C’è un personaggio che vuole fare del proprio potere politico, l’occupazione sistematica di tutte le sedi Istituzionali. Chi non si allinea è fatto fuori. Diventa incompatibile.

Così, pur essendo sotto gli occhi di tutti le diverse faccende su cui ci si aspetterebbero inchieste giudiziarie di straordinario impatto politico ed istituzionale, nulla accade.

Ricorda dott. Miliano le lettere di raccomandazioni per radiologi, pubblicate su un quotidiano locale? Finite nel dimenticatoio, non hanno mai visto  indagato o inquisito l’artefice.

Oggi tocca a Lei. Un altro rappresentante istituzionale che non vuole allinearsi.

Un altro personaggio che come il dott. Bianchi dovrà andare via per incompatibilità ambientale.

Chissà, continuando così, diventeranno incompatibili il Prefetto, il colonnello dei Carabinieri e tutti quelli che vorranno capirci qualcosa.

Ma incompatibilità rispetto a cosa? Lei è incompatibile rispetto a tutti quelli che si sono allineati. Non importa se è portatore di legalità. È diventato incompatibile.

La cosa disarmante è che nessuno dice niente. Soprattutto gli avversari che sanno bene come stanno le cose.

Un plauso ai 17 Senatori del PDL che hanno chiesto un significativo intervento del Ministro della Giustizia.

Peccato che i Senatori del PD restano come al solito osservatori silenziosi!

E pensare che continuo a credere che educare i miei figli alla legalità sia la migliore cosa!

Più continuo a provare rabbia, disgusto, odio, impotenza e più credo che valga la pena continuare a combattere per le proprie idee.

Lei, caro Dott. Miliano continui la sua battaglia sempre nel rispetto della legalità, sapendo purtroppo che gran parte dei cittadini della nostra provincia e del mio comune continueranno a voler vivere all’ombra delle palme malate.

 

Cordialmente la saluto con stima ed estremo rispetto.

 

Fondi, 27 luglio 2008

                                                                                                      Vincenzo Trani