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Lettera aperta agli Onn. Franceschini, Di Pietro e Veltroni

“NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI, SI E‘ PROCEDUTO, DA PARTE DELLE DIVERSE AUTORITA’ GIUDIZIARIE DI QUESTO DISTRETTO, RUBRICANDO LA MASSA DEI FATTI OGGETTO DI INDAGINE – IN REALTA’ DI STAMPO MAFIOSO – IN FATTI DI CRIMINALITA’ COMUNE“

Lo hanno scritto a chiare note i PM della DDA di Roma Diana De Martino e Francesco Curcio.

Parliamoci chiaramente: il problema delle mafie in provincia di Latina è tutto politico e… giudiziario.

Lo stiamo gridando da anni che la Procura della Repubblica di Latina non va assolutamente.

Sempre inascoltati.

Abbiamo chiesto a tutti di intervenire ed abbiamo avuto sempre dei secchi “no”.

Siamo andati dai Senatori Giovanni Russo Spena di Rifondazione Comunista, Stefano Pedica e Franca Rame dell’IDV, dal deputato Fabio Evangelisti, sempre dell’IDV, per chiedere di presentare delle interrogazioni parlamentari e tutti ci hanno detto che non era possibile, per un motivo o l’altro.

Non siamo andati da quelli del PD perché sapevamo in partenza che ci avrebbero dato la stessa risposta.

Bene. Parliamo del PD.

Noi vogliamo bene personalmente a Bruno Fiore, segretario del PD di Fondi e lo apprezziamo per le sue qualità umane soprattutto e politiche poi. Egli è una persona di provata onestà e di grande coraggio, considerate la sua posizione e le condizioni in cui opera. Una condizione di isolamento completo. Gli vogliamo bene e, perciò, corriamo ad ogni sua chiamata, di giorno e di notte. E così continueremo a fare. Sempre.

Ma il PD, in quanto partito, a livello provinciale e nazionale, ha grandi responsabilità per la situazione in cui si trova questa provincia.

E, ciò, perché, se esso avesse voluto affrontare di petto la situazione e risolverla, avrebbe indotto Nicola Mancino, V. Presidente del CSM, com’è noto PD, a cambiare la situazione alla Procura di Latina.

Il CSM, come d’altronde, la Procura di Perugia, a quel che si sa, sono sufficientemente informati della situazione. La Procura di Perugia ha anche avviato indagini sul problema della famosa “talpa” in quella di Latina.

Noi abbiamo, invece, la sensazione che all’interno del PD nazionale e non solo ci siano delle… ”coperture “… che consentono a taluni soggetti locali di continuare a fare quello che fanno.

Alludiamo a certe frequentazioni di qualche parlamentare PD… in quel di Sperlonga.

Alludiamo a quanto scritto nel libro citato da “Latina Oggi” di Paola Bolaffio e Gaetano Savatteri “ Premiata Ditta Servizi Segreti” a proposito di un parlamentare fondano definito “ uomo di fiducia di Nicola Mancino “.

Allora non parliamo solamente dei tre ministri Meloni, Brunetta e Sacconi, sospettati di essere coloro che starebbero rallentando una decisione su Fondi.

Parliamo anche delle responsabilità, quanto meno oggettive, dei partiti di centrosinistra che non hanno mosso un dito per risolvere alla radice il problema. Alla radice significa: l’inadeguatezza dell’azione investigativa e giudiziaria degli apparati locali.

Ormai è un dato acclarato: se non si fossero attivati le DDA, i ROS ed i corpi speciali, ai quali deve andare la gratitudine di tutti i soggetti e cittadini onesti della provincia di Latina, a Fondi non sarebbe successo niente di niente.

Veltroni, Franceschini, Di Pietro, se vogliono veramente, risolvere il problema Fondi, comincino a risolvere quello della Procura della Repubblica di Latina (e di quella di Frosinone, dove c’è una situazione analoga!).

Altrimenti quello che dicono a proposito di lotta alle mafie e tutta aria fritta!

Associazione “A. Caponnetto”